Elicotteri da attacco Mi-35M e blindati russi per Minsk

In occasione del Forum Army-2020 di Mosca, la Bielorussia ha stipulato un contratto per l’acquisto di 4 nuovi esemplari di elicotteri d’attacco Mil Mi-35M con un’opzione per ulteriori consegne. L’Aeronautica Militare bielorussa dispone attualmente di poco più di una dozzina di elicotteri d’attacco Mi-24 di varie versioni ancora operativi, 21 invece sono gli esemplari totali secondo il FlightGlobal 2020.

E’ praticamente certo che i nuovi Mi-35M consentiranno così la sostituzione graduale e definitiva delle varianti più vecchie al momento in servizio e dislocati sulla 50a Base aerea composita con sede a Minsk-Machulishchy. Il Mi-35M è una versione da export aggiornata e radicalmente modificata del Mi-24VM la cui produzione ha avuto inizio nel 2005.

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Questa versione dell’Hind (che si distingue dal Mi-24 per un carrello esteso fisso, semiali più corte e un’elica anticoppia a X) può volare in missioni di combattimento giorno e notte e in qualsiasi area geografica con condizioni climatiche critiche “hot and high”.

E’ dotato di armi avanzate ad alta precisione e può essere utilizzato per distruggere bersagli corazzati, per fornire supporto aereo per operazioni di terra, sbarco truppe o per missioni di attacco al suolo; la sua estrema versatilità lo rende inoltre perfettamente idoneo in missioni MedEvac o come elicottero da trasporto carichi in cabina o mediante l’uso di un gancio esterno.

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Il suo successo commerciale è dimostrato dalla sua presenza nelle Forze Armate della Russia, Venezuela, Serbia, Nigeria, Pakistan, Mali, Kazakistan, Brasile, Azerbaigian, Uzbekistan e Iraq. Sempre in occasione del Forum Army-2020, la Bielorussia ha firmato altri contratti di acquisto di hardware militare inclusi veicoli corazzati da trasporto BTR-82A e sistemi di difesa aerea avanzati non meglio specificati della russa Almaz-Antey.

Foto Russian Helicopters

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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