Ancora Sukhoi Su-30SM per la Bielorussia?

 

La Bielorussia intende acquistare nuove armi avanzate nei prossimi anni, in particolare caccia Sukhoi Su-30SM e sistemi missilistici antiaerei Tor-M2 e starebbe valutando inoltre la possibilità di equipaggiare le sue truppe con i sistemi di difesa aerea S-400 Triumf (nella foto sotto).

Lo ha affermato il 22 febbraio (alla vigilia dell’intervento militare russo in Ucraina) il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

«Per i prossimi anni stiamo pianificando di acquistare e consegnare alle truppe un’ampia gamma degli armamenti più avanzati, inclusi ulteriori caccia multiruolo Su-30SM, decine di elicotteri e sistemi missilistici terra-aria Tor-M2; inoltre stiamo valutando la possibilità di ottenere sistemi missilistici antiaerei all’avanguardia S-400 Triumf» – ha dichiarato Lukashenko in un incontro dedicato alla Giornata dell’Esercito e ai difensori della patria.

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Riguardo i Sukhoi Su-30SM ricordiamo che il 20 giugno 2017, in occasione del Salone internazionale di Le Bourget, Minsk aveva firmato un contratto per un gruppo di 12 caccia multiruolo Su-30SM.

L’accordo, del valore presumibile di circa 600 milioni di dollari, era stato preceduto da diversi colloqui preliminari annunciati a suo tempo da Analisi Difesa nel febbraio 2016 e ancora prima nel novembre 2015. Secondo quanto stabilito dal contratto in questione le consegne dei caccia russi dovrebbero essere state completate alla fine dello scorso anno.

Un ulteriore ampliamento di tale flotta potrebbe significare il graduale ritiro dei MiG-29 Fulcrum che tuttavia sono stati sottoposti qualche anno fa ad aggiornamento presso gli stabilimenti bielorussi JSC 558° ARZ (Aviation Repair Plant) di Baranovichi trasformandoli di fatto in MiG-29BM, una variante locale che contempla le missioni di attacco al suolo ed è considerata la controparte bielorussa del MiG-29SMT russo con i miglioramenti alle armi, al radar e l’aggiunta di una sonda retrattile per il rifornimento in volo.

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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