In arrivo i primi Sukhoi Su-57 ai reparti operativi russi

 

 

Secondo l”esperto di aviazione russa Piotr Butowski il nuovo caccia di quinta generazione russo Sukhoi Su-57 (per la NATO “Felon”) sta per entrare in servizio dopo una serie di ritardi e contrattempi maturati nei reparti dedicati a test e valutazioni.

La prima unità operativa della VKS (Forze Aerospaziali Russe) che riceverà i Su-57 sarà il 23° Reggimento Caccia (23° IAP Istrebitelnyi Aviatsionnyi Polk) con sede a Dzyomgi, vicino a Komsomolsk-on-Amur, nell’estremo oriente russo.

Tuttavia probabilmente ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che questi velivoli avanzati siano in grado di intraprendere regolari missioni di combattimento: il vice comandante del Reggimento, il Tenente Colonnello Ilya Sizov – noto alle cronache per l’abbattimento di un elicottero Mi-14 col proprio Su-35 nel conflitto in Ucraina – ha dichiarato infatti lo scorso mese al quotidiano del Distretto Militare Orientale “Suvorovsky Natisk” che i piloti dell’unità stanno attualmente seguendo un corso d’addestramento “teorico” sul Su-57 presso il 4° Centro di formazione, impiego e addestramento al combattimento (4° TsBP i PLS) di Lipetsk;.

Com’è noto il suddetto Centro ha il compito di condurre la valutazione militare dei lotti iniziali di aerei da combattimento tattici, addestrare i piloti nell’applicazione di combattimento dell’aereo e sviluppare le nuove tattiche operative della Forza Aerospaziale russa.

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Non solo: l’aeroporto di Dzyomgi infatti è utilizzato congiuntamente dal 23° IAP e dal Sukhoi Design Bureau di Komsomolsk-on-Amur Aviation Plant (o KnAAPO) e in passato proprio quest’azienda ha costruito i primi caccia Su-27 Flanker per poi passare alla produzione attuale di Su-35 e Su-57.

La collocazione dell’impianto di produzione nei pressi della base aerea evidentemente è la combinazione ideale per supportare le operazioni di nuovi tipi di velivoli con gli specialisti dell’impianto di produzione stessa a disposizione “in tempi rapidi” per l’eventuale assistenza e non a caso per questo motivo è stato proprio il reggimento di Dzyomgi la prima unità dell’allora VVS a ricevere i caccia Su-27 nel 1985, sèguito dal Su-35 nel 2014 e ora dal Su-57 il cui arrivo al reparto è previsto per il 2023.

Il reggimento di Dzyomgi fu formato nell’agosto del 1939 come 60° IAP; i primi caccia a volare furono i Polikarpov I-16, sèguiti dagli Yak-9 (1945), MiG-15 (1951), MiG-17 e Yak-25 (1955-56), Su-15 (1969) e dal 1985 i caccia Su-27.

Nel 2000 il personale e gli aerei Su-27 del 404° IAP di Orlovka che era stato sciolto pochi mesi prima furono incorporati nel 60° reggimento di Dzyomgi, ma allo stesso tempo la sua designazione fu modificata in 23° IAP.

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Reggimento che alla data odierna opera con due squadroni (da 12 caccia ciascuno) di caccia multiruolo Su-35 più un piccolo numero di biposto Su-30SM per l’addestramento. Oltre alla base principale di Dzyomgi, il 23° reggimento mantiene inoltre un distaccamento (con circa tre caccia Su-35) presso l’aeroporto di Jasnyj, sito sull’isola di Iturup, nell’Oblast’ di Sachalin e dunque nell’arcipelago strategicamente importante delle Isole Curili.

Per la sua partecipazione alla cosiddetta “Operazione Speciale” in Ucraina, il 23° IAP ha recentemente ricevuto la più alta onorificenza russa per un’unità militare: lo scorso 17 novembre, il Presidente Putin ha conferito al reggimento in questione il titolo di Guardie.

Proprio due piloti del reggimento, il Maggiore Viktor Dudin e il sopra menzionato Tenente Colonnello Ilya Sizov, hanno ricevuto la più alta onorificenza individuale in Russia: il titolo di Eroe della Federazione Russa.

Ricordiamo che dopo 10 prototipi del Su-57 (precedentemente noti come T-50) prodotti tra il 2010 e il 2017, il 22 agosto 2018 Sukhoi si è aggiudicata un contratto per due caccia di pre-produzione da consegnare alla VKS: un primo esemplare nel 2019 e uno nel 2020.

La consegna del primo Su-57 (numero di coda “01 blu bordato di bianco”, aereo T-50S-1 – seriale 51001) doveva in realtà avvenire entro la fine del 2019 ma il 24 dicembre dello stesso anno il velivolo si schiantò durante un volo di prova nel Territorio di Khabarovsk a causa di un guasto di un sistema di controllo di volo.

Così il secondo Su-57 (aereo T-50S-2 – seriale 51002), un anno dopo, il 25 dicembre 2020, dopo aver assunto il numero del velivolo andato perduto è stato consegnato al 929° GLITz o Centro di volo prove e collaudo di Stato della VKS di Akhtubinsk diventando così a tutti gli effetti il primo Su-57 ad essere formalmente consegnato alla Difesa russa.

Il 27 giugno 2019 il Ministero della Difesa ha stipulato un contratto per 76 caccia con consegne previste tra il 2021 e il 2028 di cui 22 entro il 2024 (1 nel 2020, 2 nel 2021, 4 nel 2022, 7 nel 2023 e 8 nel 2024, proseguendo con 13 esemplari nel 2025 e nel 2026 e 14 Su-57 nel 2027 e nel 2028).

Secondo Butowski invece il contratto prevede un tempo limite al 2027 con una programmazione di produzione dei 76 caccia così suddivisa: quattro Su-57 rispettivamente nel 2021 e nel 2022, sette ciascuno nel 2023 e nel 2024 e infine 18 Su-57 per ogni anno dal 2025 al 2027.

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Di questi i primi quattro Su-57 dovevano essere consegnati al centro di conversione dell’equipaggio di Lipetsk, mentre i restanti dovevano completare tre reggimenti operativi di 24 velivoli ciascuno.

L’attuazione del suddetto programma dunque è stata sensibilmente ritardata considerando che i primi due velivoli del 2021 (“02” e “52 rosso bordati di bianco”) sono stati consegnati nello scorso febbraio mentre i restanti due (“53” e “54 rosso bordati di bianco”) sono stati consegnati nel maggio 2022.

Questo significa che al momento sono cinque i Su-57 consegnati: “01” e “02” ad Akhtubinsk e “52”, “53” e “54” a Lipetsk. I quattro velivoli previsti per il 2022 e destinati all’impiego operativo presso il reggimento di Dzyomgi saranno probabilmente pronti alla fine di questo mese o più probabilmente nei primi mesi del 2023.

Oltre alla produzione in serie il Su-57 è sottoposto ad ulteriori miglioramenti: ricordiamo infatti che lo scorso 21 ottobre presso il Flight Research Institute (LII – Letno-Issledovatel’skiy Institut Imeni) ribattezzato “M.M. Gromov” ha avuto luogo il primo volo del caccia Sukhoi Su-57M di 5a generazione  aggiornato.

L’aereo è stato pilotato dal pilota collaudatore del Sukhoi Design Bureau, Eroe della Federazione russa Sergey Bogdan: il volo è durato 56 minuti senza riscontrare carenze o problemi.

Riportiamo infine che UAC, nell’ambito delle consegne tese a supportare la richiesta di velivoli nell’attuale conflitto in Ucraina e a ripianare le perdite in seno alla VKS, ha consegnato nei giorni scorsi nuovi lotti di caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM2 e addestratori avanzati Yakovlev Yak-130, aerei da trasporto Ilyushin Il-76MD90A, bombardieri di prima linea Sukhoi Su-34, caccia Sukhoi Su-35 e bombardieri supersonici rimodernati Tupolev Tu-22M3.

Foto UAC Sukhoi e VKS

 

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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