I nuovi aiuti militari a Kiev

 

Sul fronte sempre vivace degli aiuti militari dell’Occidente all’Ucraina la notizia più recente riguarda i sistemi di difesa aerea Patriot che sarebbe già in Ucraina e in servizio come ha affermato ieri il portavoce dell’aeronautica militare Yuriy Ignat mostrando in televisione un suo selfie con il sistema missilistico. La Germania ha trasferito in Ucraina la scorsa settimana un sistema missilistico Patriot come confermato dal governo tedesco che riferisce solitamente del trasferimento degli aiuti militari quando questi sono già giunti in territorio ucraino.

Inoltre Berlino ha reso noto l’11 aprile di aver trasferito un nuovo pacchetto di aiuti militari che include 8 droni da ricognizione, altri 23.520 colpi di munizioni da 40 mm e otto sistemi di antenne mobili. La Germania ha anche consegnato altri otto camion fuoristrada Zetros, portando il totale a 60. Kiev ha anche ricevuto quattro veicoli corazzati DACHS, compreso quello consegnato da Berlino la scorsa settimana, ha scritto il governo nel suo aggiornamento settimanale.

Dal 1: gennaio 2022 al 3 aprile 2023, la Germania ha fornito oltre 2,7 miliardi di euro in aiuti militari, secondo il governo tedesco. Il 29 marzo la Germania ha approvato ulteriori aiuti militari a Kiev per un valore di 12 miliardi di euro, di cui 3,2 miliardi di euro che saranno distribuiti nel 2023, oltre a linee di credito per 8,8 miliardi di euro che saranno stanziate tra il 2024 e il 2032.

Il 21 aprile il Canada ha stanziato altri 28 milioni dollari in nuovi aiuti Ucraina in occasione dell’11esima riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina a Ramstein, in Germania. L’assistenza comprende un contributo di 25 milioni di dollari al Fondo fiduciario del pacchetto globale di assistenza (Cap) della NATO per l’Ucraina.

Questo contributo consentirà all’Alleanza di fornire all’Ucraina 3,3 milioni di litri di carburante “tanto necessario”, di realizzare il progetto Improved Ribbon Bridge per la fornitura di ponti galleggianti modulari e di offrire un “primo contributo” al progetto di fornitura di kit di primo soccorso.

Ottawa prevede inoltre di stanziare 1,8 milioni di dollari per l’acquisto di fucili da cecchino calibro 50, munizioni, pezzi di ricambio e accessori. Un importo di 1,4 milioni di dollari sarà inoltre destinato all’acquisto di 16 nuovi apparecchi radio per i carri armati Leopard 2 (nella foto sotto) che il Canada ha trasferito all’Ucraina. Il 14 aprile gli 8 carri armati Leopard 2 promessi all’Ucraina da Ottawa erano già arrivati in Polonia.

Il 21 aprile anche la Finlandia ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da 78 milioni di euro che comprende la Kiev e che potrebbero arrivare in Ucraina all’inizio del 2024. Il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen ha dichiarato che non si tratta di carri armati danesi, ma di carri armati “acquistati in collaborazione con i Paesi Bassi”. Sempre la Danimarca aveva reso noto il 14 aprile che tutti i 19 obici semoventi Caesar (nella foto d’apertura)  acquistati in Francia, in pratica tutta l’artiglieria a disposizione dell’’Esercito Danese, verrà consegnata entro greve a Kiev mentre entro l’estate inizieranno le consegne dei carri armati Leopard 1A5 entro l’estate. “Entro sei mesi sarà possibile consegnare circa 100 carri armati Leopard 1 all’Ucraina”, ha affermato Poulsen.

In Spagna il ministro della Difesa Margarita Robles ha dichiarato che “nei prossimi giorni 6 carri armati Leopard 2A4 saranno inviati in Ucraina, insieme ad altri 20 veicoli corazzati”. Dagli Stati Uniti sono arrivati in Ucraina anche diversi veicoli da combattimento M2 Bradley, sbarcati in Polonia con la livrea desertica americana e che adottano già una colorazione più idonea al teatro operativo ucraino (nella foto sotto).

In campo aeronautico la Slovacchia ha completato il trasferimento dei 13 caccia MiG-29 all’Ucraina annunciato a marzo. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa del paese, Jaroslav Nad’. Il trasferimento degli ultimi 9 aerei “è stato effettuato via terra, per mantenere i più alti livelli di sicurezza”, ha scritto Nad’ su Facebook ufficiale. Il Governo tedesco ha inoltre autorizzata la Polonia a trasferire i caccia MiG-29 in Ucraina precedentemente in servizio con la Germania Est e in seguito ceduti a Varsavia.

Molti di questi vecchi aerei da combattimento, come riferiscono fonti riprese da The Economist, non sono più operativi e vengono cannibalizzati per recuperare pezzi di ricambio per i Mig 29 ucraini.

La Finlandia ha invece reso noto che non fornirà a Kiev gli aerei da combattimento F/A-18 Hornet. Il ministro della Difesa Antti Kaikkonen ha spiegato che Helsinki non consentirà all’Aeronautica Ucraina di utilizzare i suoi Hornet, richiesti da Kiev nelle ultime settimane, che continueranno ad essere impiegati per i prossimi due anni, fin quando non terminerà “il loro ciclo di vita”.

La Corea del Sud ha accettato di fornire in prestito agli Stati Uniti 500.000 proiettili di artiglieria da 155mm che non saranno però forniti a Kiev ma consentiranno all’US Army di non depauperare troppo le sue riserve di munizioni ridottesi in seguito alle massicce forniture all’Ucraina.

Infine l’Ecuador ha valutato negli ultimi mesi la possibilità di inviare all’Ucraina elicotteri Mi-17, di costruzione russo/sovietica, come chiesto dagli Stati Uniti alle nazioni dell’America Latina che ne dispongono. Lo ha rivelato il New York Times citando uno dei documenti classificati statunitensi comparsi negli ultimi mesi su una serie di piattaforme social.

Nel documento non si precisa se Quito abbia effettivamente inviato i mezzi a Kiev e una nota del governo ha smentito qualsiasi trattativa con Kiev, affermando che “donazioni relative a forniture militari non sono previste dalla legge dell’Ecuador, e quindi una operazione del genere sarebbe impossibile”. Nel documento si afferma anche che l’Ecuador potrebbe inviare i Mi-17 in Ucraina concordando con gli Stati Uniti il loro rimpiazzo con elicotteri statunitensi.

Foto: Ministero Difesa Ucraino, Ministero Difesa Slovacco, Ministero Difesa Danese e Telegram

 

 

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