La Cina sviluppa un caccia STOVL?

 

La CNIPA o Amministrazione nazionale cinese per la proprietà intellettuale ha pubblicato qualche settimana fa un brevetto relativo ad un layout di un caccia supersonico a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) sviluppato da un team di ingegneri della Chengdu Aviation Design and Research Institute (CADI), facente parte della Chengdu Aircraft Construction Company (CAC).

Si tratta dell’azienda con sede nell’omonima città di Chengdu nota per aver sviluppato e prodotto il caccia pesante di 5^ generazione stealth J-20, senza contare la realizzazione dei caccia multiruolo di 4^ generazione J-10 e Joint Fighter-17 (JF-17) Thunder (o FC-1), un caccia prodotto con la collaborazione del Pakistan.

Una caratteristica del concetto di caccia a decollo verticale proposto è la presenza di due motori a turbogetto disposti in configurazione tandem utilizzati per generare la spinta sia in modalità di decollo verticale che in volo di crociera.

Il turboventilatore principale è collocato nella posizione consueta all’estremità della coda della fusoliera ed è dotato di un ugello a getto assiale-simmetrico rotante, simile al principio del vettore di spinta implementato sul motore russo Soyuz R79V-300 del prototipo di caccia supersonico Yakovlev Yak-41M (Yak-141) e sul motore americano F135-PW-600 per l’F-35B.

Appena dietro la cabina di pilotaggio si trova orizzontalmente un altro motore (anteriore) con la presa d’aria sulla superficie superiore della fusoliera dotata di un flap d’apertura. Lo scarico dei gas in questo caso avviene attraverso canali biforcati e ulteriormente attraverso ugelli con feritoie regolabili sulla superficie inferiore dell’ala la cui rotazione fornisce un cambiamento nel vettore di spinta.

Come si può vedere dal documento pubblicato, la domanda di brevetto è stata depositata il 29 dicembre 2022 e il copyright è valido dallo scorso 23 maggio. Naturalmente si tratta solo di un brevetto, il che non significa necessariamente che l’azienda di Chengdu stia lavorando a un vero e proprio aereo di questo tipo. Ma le voci secondo cui la Cina starebbe progettando un caccia STOVL circolano sulla stampa da oltre 10 anni.

Già nel 2011 sono state pubblicate delle pubblicazioni in cui si affermava che tale velivolo, talvolta chiamato J-18, fosse addirittura in fase di test di volo. Ma da allora non è emersa alcuna prova che lo confermasse.

Ricordiamo che il nucleo del gruppo aeronautico imbarcato delle portaerei cinesi “Liaoning” (l’ex Varyag sovietica) e “Shandong” (la prima interamente costruita in Cina), è costituito oggi dai caccia supersonici Shenyang J-15 (clone del caccia imbarcato sovietico Sukhoi Su-33) e dalle varianti realizzate in patria dall’azienda di Shenyang (SAC).

È inoltre noto che il caccia locale di quinta generazione J-35 è in fase di test di volo a Shenyang dall’ottobre del 2021. La terza portaerei cinese attualmente in costruzione, la Fujian, dovrebbe invece essere dotata di tre catapulte elettromagnetiche per il lancio degli aerei.

Oggi al mondo sono operativi solo due tipi di caccia STOVL: il McDonnell Douglas AV-8B Harrier II (in servizio con l’US Marine Corps, nonché con la Marina italiana e spagnola) e il Lockheed Martin F-35B Lightning II (in uso o ordinato da US Marine Corps, Regno Unito, Italia, Giappone, Corea del Sud  e Singapore).

Anche in Russia si parlò nel 2017 della possibilità di realizzare un caccia simile, esigenza probabilmente venuta meno per mancanza di fondi, mentre l’ipotesi più plausibile sebbene ancora di là da venire potrebbe realizzarsi in una specifica variante del futuro caccia leggero Sukhoi Su-75 “Checkmate”.

Foto CNIPA

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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