A Kiev un Forum con le aziende pronte a equipaggiare le forze armate ucraine

 

(Aggiornato alle 13,45)

Sono 38 le aziende del settore Difesa provenienti da 19 Paesi che hanno aderito alla nuova Alleanza delle industrie della difesa annunciata il 29 settembre dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione del primo Forum internazionale delle industrie della difesa, tenutosi in una località segreta a Kiev. Lo ha riferito il ministero degli Esteri ucraino in una nota. “Un evento importante del forum è stata la creazione dell’Alleanza delle industrie della difesa, alla quale possono aderire tutti i produttori di armi e attrezzature militari di diversi Paesi del mondo. Al momento della chiusura del forum, 38 aziende provenienti da 19 Paesi avevano aderito all’alleanza”, si legge nella nota.

“Nell’ambito dell’evento la parte ucraina ha firmato 20 documenti con partner stranieri. Si tratta di accordi e memorandum sulla produzione di droni, riparazione e produzione di veicoli blindati e munizioni. I formati di cooperazione includono la produzione congiunta, lo scambio di tecnologie, la fornitura di componenti”, ha aggiunto. Il forum ha riunito 252 aziende provenienti da più di 30 Paesi che producono armi, equipaggiamenti militari e sistemi di difesa, tutte interessate a cooperare con Kiev nei programmi di riequipaggiamento delle forze armate su standard NATO.

“L’Ucraina è pronta ad offrire speciali condizioni a società desiderose di sviluppare prodotti di Difesa insieme al nostro Paese” ha detto Zelensky che ha aggiunto su Telegram che l’alleanza si basa su una dichiarazione già firmata da 13 grandi produttori del settore esortando altri ad unirsi all’alleanza. “Siamo una nazione forte, siamo un popolo coraggioso, uno stato significativo a livello globale, noi indubbiamente vinceremo – ha concluso Zelensky – e creeremo un tale potenziale di Difesa per l’Ucraina, e quindi per il mondo libero, che si rifletterà sulla nostra forza”.

Finora è nota l’intesa tra la tedesca Rheinmetall e l’Ukrobronoprom (impresa statale con 67mila dipendenti) per realizzare uno stabilimento per la produzione e manutenzione di veicoli da combattimenti e un’intesa analoga è stata raggiunta con la britannica BAE Systems per produrre in ucraini obici da 105 mm e munizioni oltre assicurare la manutenzione di diversi mezzi.

L’agenzia di regolamentazione tedesca (Bkarta) ha approvato il progetto di joint venture di Rheinmetall mentre anche gli Stati Uniti sembrano interessati a produrre in Ucraina almeno una parte di quanto sarà necessario alle forze di Kiev, come concordata nel recente incontro tra Joe Biden e Zelensky a Washington.

Per il segretario generale della NATO, Lens Stoltenberg, intervenuto al Forum di Kiev “l’Ucraina ha bisogno di più armi, perché più forte é sul campo di battaglia, più forte sarà la sua posizione al tavolo dei negoziati. Quindi, anche se può sembrare un paradosso, le armi per l’Ucraina sono la via per la pace”.

La Polonia non era presente al Forum delle industrie della difesa in Ucraina, sebbene sia stata una delle prime a ricevere un invito secondo quanto riporta Rbk Ucraina citando una dichiarazione a TVN24 dell’ambasciatore dell’Ucraina in Polonia Vasily Zvarych. Una notizia che sembra confermare le tensioni crescenti tra Varsavia e Kiev rilanciate il 2 ottobre dal primo ministro polacco Mateusz Morawiecki che ha messo in guardia l’Ucraina dallo stabilire una stretta alleanza con la Germania.

In un discorso tenuto a Katowice in vista delle elezioni parlamentari del 15 ottobre, Morawiecki ha rivolto un monito a Volodymyr Zelensky. “Sembra che avrà ora una stretta alleanza con la Germania. Lasciatemi avvisarlo: Berlino vorrà sempre cooperare con i russi al di sopra dei paesi dell’Europa centrale”, ha detto Morawiecki sottolineando il sostegno offerto da Varsavia a Kiev.

“È stata la Polonia ad accogliere sotto i suoi tetti qualche milione di ucraini: sono stati i polacchi ad accogliere gli ucraini; siamo stati noi ad aiutare di più, quando i tedeschi volevano inviare 5.000 elmetti a Kiev assediata”, ha dichiarato Morawiecki. “Vale la pena non dimenticarlo, presidente Zelensky”.

Non è noto se l’Italia abbia partecipato al Forum con aziende e funzionari del ministero della Difesa ma ieri a Kiev il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha assicurato a Zelensky che la difesa dell’Ucraina sarà la priorità del G7 che si riunirà in Italia e che si sta lavorando “all’ottavo pacchetto di armi” da inviare a Kiev. “Vediamo quello che possiamo dare – ha spiegato il titolare della Farnesina – gli ucraini sono sempre interessati alla difesa aerea. Nella lista non ci sono solo armi letali, servono anche i cappotti ad esempio o i visori notturni. Per noi la linea guida è sempre nulla che vada oltre la frontiera”.

Foto US DoD, Rheinmetall e Aeronautica Ucraina

 

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