Il Kazakistan nega l’acquisto di aerei da combattimento Rafale
Il Kazakistan ha smentito le pubblicazioni dei media francesi su presunte trattative in corso per l’acquisto di caccia Dassault Rafale (nella foto sopra). A confutare tali illazioni è stato il colonnello Yerzhan Nildibayev, vice comandante in capo delle Forze di Difesa Aerea del Kazakistan e capo del Dipartimento principale degli armamenti. «Il Kazakistan – ha dichiarato Nildibayev durante un briefing – non acquisterà jet da combattimento dalla Francia e vi dirò subito che non ci sono state trattative su questo tema. Non c’erano piani di questo tipo.
È un buon aereo, certamente una buona macchina, ma molto costosa. Pertanto, riteniamo che, proprio per aver puntato sul binomio ‘prezzo-qualità’, la nostra scelta sia ricaduta correttamente a suo tempo sul caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM» (nelle foto sotto).
Nildibayev ha specificato infatti che nell’anno in corso la Russia ha consegnato al Kazakistan altri quattro caccia Su-30SM, una batteria di sistemi SAM Tor-2E e simulatori di volo per gli aerei d’attacco Su-25SM.
A sua volta, il Comandante in capo delle Forze di Difesa Aerea del Kazakistan, Dauren Kosanov, ha dichiarato: – «Per quanto riguarda l’equipaggiamento delle Forze di Difesa Aerea, in conformità con il programma di riarmo approvato dal Governo del Kazakistan, continua il rinnovo della flotta di aerei e delle attrezzature di difesa aerea. Nell’ambito del contratto stipulato tra la parte kazaka e l’azienda aeronautica europea Airbus, la flotta di aerei militari è stata rifornita di aerei da trasporto militare C295. Sono stati ricevuti nuovi elicotteri da trasporto e da combattimento Mil Mi-35M e Mi-171Sh. Un’altra batteria Tor-2M dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. All’inizio del prossimo anno, riceveremo un’ulteriore integrazione di sei caccia Su-30SM, che è il miglior aereo da combattimento multiruolo del mondo e un aereo da trasporto militare A400M.»
Ricordiamo che le Forze Aeree del Kazakistan sono recentemente salite alla ribalta delle cronache per la decisione di aver messo all’asta più di cento vecchi aerei da combattimento tra caccia intercettori MiG-31 “Foxhound”, bombardieri di prima linea Sukhoi Su-24MR “Fencer”, cacciabombardieri MiG-27 “Flogger” (nella foto sotto) e caccia MiG-29 “Fulcrum” risalenti al periodo post sovietico.
Come ampiamente trattato in questi anni da Analisi Difesa, il Kazakistan ha iniziato a mettere in servizio i suoi primi Su-30SM nel 2015 dopo aver firmato tre distinti contratti e accumulando così un totale di 23 “Flanker” multiruolo biposto .
Il Su-30SM è una variante della serie Su-30MK (classe di caccia multiruolo oggi presente nelle forze aeree di Algeria, India, Indonesia, Malaysia, Cina, Uganda, Venezuela e Vietnam) e dunque ha una stretta correlazione coi Su-30MKA algerini: entrambi questi velivoli infatti, sono realizzati dallo stabilimento aeronautico di Irkutsk e sono derivati del concetto di caccia Su-30MKI di “4+ generazione” originariamente adattato per le specifiche emesse a suo tempo dall’Aeronautica indiana.
Un notevole vantaggio del Su-30 per operatori come Algeria e Kazakistan è l’ampio raggio d’azione, fondamentale per pattugliare lo spazio aereo del Kazakistan ancora più esteso (il 14% in più) rispetto a quello algerino.
La tendenza dell’Occidente a imporre embargo e sanzioni che impatterebbero su forniture di armi e pezzi di ricambio potrebbe aver scoraggiato ulteriormente l’acquisto dei Dassault Rafale.
Foto: Dassault, Sukhoi e Ministero Difesa Kazakho
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.