Il Pentagono crea Cybercity

Adnkronos/Washington Post – Cybercity appare come una vera e propria citta’, con la sua banca, l’ospedale, la centrale elettrica ed anche i cafe’ con il Wifi gratuito. Ma in realta’ e’ solo un campo di addestramento virtuale dove gli esperti di informatica del Pentagono si preparano alle battaglie nel cyberspace contro gli hacker che vogliono violare i siti governativi. A gestire CyberCity e’ una societa’ di sicurezza informatica che lavora per il Pentagono, e che gestisce la citta’ virtuale simulando situazioni di crisi e di attacchi da parte di hacker esterni contro obiettivi sensibili. A questo punto gli esperti informatici militari, che sono a loro volta degli hacker a tutti gli effetti, si attivano per la difesa della citta’ virtuale. “A qualcuno puo’ sembrare un gioco, ma i guerrieri cibernetici in questo modo si addestrano – ha spiegato Ed Skoudis, fondatore di Counter Hack – se venisse lanciato un duro attacco cibernetico contro la nostra nazione, noi americani dobbiamo avere la possibilita’ di essere protetti. E se il comandante in capo ordina una risposta, la Difesa deve essere pronta ad obbedire ed attaccare”. Il fatto e’, ammette lo stesso Skoudis, “che i cattivi stanno migliorando molto piu’ velocemente di noi, e non dobbiamo assolutamente cedere il passo”. Cybercity non e’ l’unico campo di addestramento virtuale alla cyberwar: negli ultimi anni sono centinaia gli spazi virtuali di questo tipo – chiamati in gergo ‘cyber ranges’ o ‘test beds’ – che sono stati lanciati da ricercatori militari, del mondo dell’industria o dell’accademia. Il piu’ complesso di questi progetti e’ il cosiddetto National Cyber Range, sviluppato dalla Defense Advanced Research, per il quale dal 2008 sono stati investiti 130 milioni per la realizzazione di quelli che i ricercatori del Pentagono definiscono sette esperimenti a larga scala

Foto Defensetech

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