Santagata (Cy4Gate): Cyber security sia al centro del dibattito

“Oltre trecentomila al giorno. È questa la media degli attacchi hacker che nel solo 2016 hanno avuto come obiettivo la National Security Agency (NSA), l’agenzia di intelligence americana, già colpita da uno dei più famosi “leak” rivelati al mondo da Edward Snowden, collaboratore esterno della Nsa, poi accusato di spionaggio dalle autorità americane e ora rifugiato in Russia.
Poco più di 30 minuti, invece, è quanto ha resistito un “tostapane virtuale connesso online” prima di essere violato da un hacker, nell’ambito di un esperimento eseguito nell’ottobre scorso dal giornalista specializzato americano Andrew McGill. 34 miliardi di sterline, infine, è il danno annuale degli attacchi hacker subito delle aziende inglesi”.

Basterebbero questi esempi – elencati a Cyber Affairs da Eugenio Santagata, amministratore delegato di Cy4Gate – per profilare la minaccia cyber come globale, ovvero in grado di coinvolgere, senza distinzione alcuna, importanti istituzioni governative, aziende, oggetti connessi alla Rete.
“Siamo di fronte – spiega Santagata – a una minaccia asimmetrica con la quale un giovane teenager di Kuzminki, periferia sud di Mosca, ‘armato’ di un computer dal valore di poche centinaia di rubli, è stato in grado di spegnere una centrale elettrica ucraina per diverse ore. In molte parti del mondo, esistono tanti Davide in grado di sconfiggere Golia. La realtà, in questo settore, supera infatti di gran lunga la mitologia. Oggi, però, Davide sta rapidamente mutando in un Golia professionale, esperto, cattivo e, quindi, potenzialmente molto, molto, pericoloso”.

Il cyber attacco, oggi, dicono gli esperti, non è più mirato soltanto al sistema informativo di una organizzazione – governativa o privata che sia -, ma tende ad introdursi sfruttando vulnerabilità indirette.
“Il target dell’attacco”, aggiunge Santagata “diventa uno qualsiasi dei device che il personale dell’organizzazione utilizza fuori dalla sfera aziendale, come ad esempio l’automobile dotata di connessione Bluetooth, la rete wi-fi del ristorante preferito, il tostapane online…

E una volta violata la protezione più fragile, l’hacker potrà accedere al nuovo dominio e infettare con uno specifico malware uno dei device – telefono mobile o Pc o chiavetta Usb, eccetera – che l’indomani verrà collegato alla rete della organizzazione”.

Cy4Gate, società creata nel 2015 da Elettronica SpA – compagnia italiana attiva nell’electronic warfare – e dalla modenese Expert System – azienda che opera nello sviluppo di tecnologie di cognitive computing per il supporto di intelligence e contrasto al crimine, è in questi giorni presente attivamente a ItaSec17, conferenza nazionale di cyber security che si tiene dal 17 al 20 gennaio a Venezia.

Si tratta di “un’occasione ideale per ragionare con grande attenzione e a tutti i livelli – governativo, aziendale, personale -, sulla natura, la portata e gli impatti di questo fenomeno”, commenta Santagata.
“Nel modello di business perseguito, Cy4Gate”, spiega l’ad della compagnia, “collabora proattivamente con enti di ricerca, piccole e medie imprese specializzate – tutte rigorosamente italiane – federate secondo un disegno industriale attuativo che privilegia un’offerta di alto livello tecnologico per forze armate, forze di polizia, agenzie di intelligence, aziende di interesse nazionale.

Nello specifico, l’offerta aziendale, fortemente incentrata nel dominio della ‘cyber electronic warfare & intelligence’, presenta un portafoglio di prodotti e servizi sviluppati per supportare gli analisti di intelligence, la Difesa e le forze di polizia, servizi professionali e sistemi per la cyber defense, laboratori di reverse engineering di virus informatici e una cyber academy che propone percorsi formativi innovativi per conferire ai partecipanti la capacità di saper fare”.
Più che in altri settori, crede Santagata, “il successo dipende dal giusto mix di risorse umane e tecnologie.

Ed è per questa ragione che Cy4Gate ha avviato numerose collaborazioni con Università e ricercatori, per i quali sia Elettronica sia Cy4Gate forniranno personale specializzato, materiali, conoscenze e sostegno economico – compresa la disponibilità a supportare attività imprenditoriali giovanili”.

Parimenti strategico per il successo dell’iniziativa industriale, crede il manager, è “l’ecosistema in cui opera l’impresa: in tal senso, è sempre più imprescindibile l’esistenza di un progetto nazionale di politica di sicurezza e di politica industriale mirato, in cui, al centro del dibattito la cyber security sia posta in relazione alle nuove tecnologie emergenti ed alle capacità realizzative del proprio tessuto industriale. Solo così le imprese nazionali potranno investire i capitali adeguati per garantire al nostro Paese una posizione di leadership e di piena, mandatoria, indipendenza tecnologica”.

Fonte: Cyber Affairs

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