L’intelligence italiana cerca nuove reclute in campo cyber

L’intelligence italiana ricercherà da oggi fino all’8 marzo nuovi candidati da selezionare nell’ambito delle sue attività di cyber security.

Destinatari della pubblicazione, diffusa attraverso il sito istituzionale del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica, sono i giovani diplomati e laureati in possesso di competenze ed esperienze nei settori della ricerca, monitoraggio, analisi e contrasto della minaccia cibernetica.

“Particolarmente apprezzate”, evidenzia la nota, “sono le capacità di analisi nel settore cyber con riferimento ai contesti geopolitici, ma anche conoscenze degli strumenti e delle tecniche relative al data mining, all’analisi del web, dei social media e competenze nell’analisi strutturata di ingenti quantità di dati su database complessi”.

La pubblicazione – si pone in evidenza – è in linea con i più recenti compiti affidati all’intelligence italiana a tutela degli interessi strategici nazionali in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale, nonché alla protezione del sistema Paese, con particolare riguardo alle infrastrutture critiche e alla protezione cibernetica e sicurezza informatica nazionali.

Quest’ultimi ambiti sono stati da poco interessati da:

  • un nuovo Dpcm che ridisegna l’architettura nazionale cyber assegnando al Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza guidato dal direttore generale Alessandro Pansa compiti di coordinamento e la gestione del Nucleo per la Sicurezza Cibernetica;
  • un Piano nazionale che identifica strategie, obiettivi e misure da realizzare; e dalla nomina del professor Roberto Baldoni – già a capo del Cis-Sapienza e del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini – come nuovo vicedirettore generale del Dis con delega alla sicurezza cibernetica).

I curricula pervenuti entro le ore 12 dell’8 marzo 2018 registrandosi sull’apposita pagina web e seguendo le istruzioni ricevute per email – si specifica – saranno sottoposti alle previste procedure selettive, articolate in un preliminare screening delle candidature arrivate attraverso l’apposito banner pubblicato sulla home page del sito istituzionale.

Ed una seconda fase – suddivisa in preselettiva e selettiva – in cui vengono verificati i profili di professionalità, affidabilità e sicurezza dei candidati. Le unità che superano le selezioni, un centinaio, saranno progressivamente destinate al Dis, Aise e Aisi per l’impiego in attività deputate alla protezione cibernetica e sicurezza informatica; nella struttura di supporto alla nuova architettura nazionale cyber, o in altri soggetti previsti come ad esempio il Computer Emergency Response Team (Cert), o il Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (Cvcn).

Il precedente avviso di reclutamento Ict, pubblicato a novembre del 2016, ha visto raccogliere all’incirca 4mila candidature in due mesi, cui si sono aggiunti 1402 curricula pervenuti nell’arco del 2017 attraverso il cosiddetto Progetto Università, che vede la collaborazione del Dis con sedici atenei italiani, e 333 candidature selezionate tra gennaio 2016 e gennaio 2017 attraverso la sezione del sito ‘lavora con noi’.

Fonte: Cyber Affairs

Foto: Formiche.net

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