Anche il Tupolev Tu-95MS impegnato nei collaudi per il controllo dei droni

Lo scorso 12 agosto, in un’intervista al quotidiano Krasnaya Zvezda, il Vice comandante in capo delle Forze Aerospaziali russe Sergei Dronov aveva affermato che il Ministero della Difesa russo stava lavorando per fornire agli equipaggi degli aerei da combattimento la capacità di controllare i droni in volo.

La specifica in se è stata rispettata più volte dall’accoppiata “caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 – UCAV Sukhoi S-70 Okhotnik“, ma a quanto pare sono in corso dei voli sperimentali per estendere questa possibilità ad una più ampia fetta della flotta aerea.

Recentemente infatti, l’equipaggio di un bombardiere strategico Tupolev Tu-95MS dell’Aviazione a lungo raggio nel corso di alcuni voli di prova ha elaborato con successo il controllo di un drone. Durante questi test è stata dunque testata l’interazione del Tu-95MS con un drone da combattimento, con il Bear in funzione di centro operativo per il controllo delle azioni in volo.

Per l’esecuzione di questo test il Tu-95MS è stato ovviamente dotato di apparecchiature adatte allo scopo che hanno permesso di comunicare con il drone attraverso un canale di trasmissione dati sicuro.

8_Tu-95_Tupolev (002)

Secondo la fonte, tale interazione in futuro potrebbe trovare applicazione per un’ulteriore ricognizione della posizione di bersagli mobili quando il bombardiere sarebbe già in volo e inoltre l’equipaggio potrebbe utilizzare lo stesso drone come bersaglio aereo esca per deviare gli aerei nemici e le forze di difesa aerea dal velivolo stesso impegnato in missione.

L’interlocutore dell’agenzia di stampa russa non ha specificato quale drone è stato coinvolto nei test anche se i papabili potrebbero essere l’Okhotnik da qualche anno impegnato in una serie di numerosi test e il Kronstadt Orion recentemente consegnato alla Difesa russa e che avrebbe ricevuto il battesimo del fuoco in alcune missioni operative di collaudo in Siria.

Parte della flotta dei Tu-95MS sarà sottoposta all’ultima e radicale operazione di aggiornamento per la trasformazione in Tu-95MSM che consentirà al Bear di volare per almeno fino al 2035-2040.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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