Flussi migratori illegali in calo nel Mediterraneo ma in continuo aumento in Italia

Il numero di immigrati illegali che hanno attraversato le frontiere esterne dell’Europa nei primi due mesi del 2021 è pari a 12.300 persone circa, diminuito del 40% rispetto a un anno fa, in gran parte a causa di un calo degli arrivi nel Mediterraneo orientale e occidentale.

E’ quanto emerge dai dati relativi agli sbarchi nei primi due mesi del 2021 resi noti dall’agenzia per le frontiere Ue, Frontex, che in aprile pubblicherà il report completo del primo trimestre.

A febbraio, il numero di attraversamenti illegali delle frontiere ha raggiunto 4.650 unità, circa la metà rispetto allo stesso mese del 2020. Qui sotto la panoramica dei 5 fronti di accesso all’Europa da Asia e Africa nei primo due mesi dell’anno.

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I flussi migratori illegali nel Mediterraneo nel primo bimestre 2021

 

Isole Canarie: + 50%

Nei primi due mesi dell’anno sono arrivati alle Isole Canarie 2.200 migranti irregolari, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2020. I cittadini dei paesi sub-sahariani, la maggior parte dei quali dichiara di provenire dal Mali e dalla Costa d’Avorio, hanno rappresentato il maggior numero di arrivi.

 

Mediterraneo centrale/Italia: + 26%

Il numero di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo centrale (da Libia, Tunisia e Algeria diretti in Italia) è quasi raddoppiato a febbraio rispetto a un anno fa, arrivando a quasi 3 300.

A gennaio e febbraio di quest’anno, il numero totale di attraversamenti illegali su questa rotta è aumentato del 26% rispetto allo stesso periodo del 2020, arrivando a 4.299. I cittadini della Tunisia e della Costa d’Avorio rappresentavano le due principali nazionalità su questa rotta migratoria illegale.

 

Mediterraneo occidentale/Spagna: meno 41\%

A febbraio sono stati rilevati circa 600 casi di attraversamenti illegali delle frontiere nel Mediterraneo occidentale (da Marocco e Algeria verso la Spagna), il 52% in meno rispetto allo stesso mese del 2020.

Il totale per i primi due mesi del 2021 si è attestato a 1.406, ovvero il 41% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Gli algerini hanno rappresentato i tre quinti degli arrivi su questa rotta mentre i marocchini hanno costituito la maggior parte degli arrivi rimanenti.

 

Mediterraneo orientale/Grecia: meno 84%

Secondo i dati più recenti, sono stati circa 700 i rilevamenti di attraversamenti illegali segnalati a febbraio sulla rotta del Mediterraneo orientale (dalla Turchia alla Grecia), l’80% in meno rispetto a un anno fa. La maggior parte dei rilevamenti è avvenuta al confine terrestre. Nel periodo gennaio-febbraio, il numero totale di rilevamenti è sceso dell’84% a 1.305, per lo più siriani.

 

Balcani occidentali: meno 47%

A febbraio sono stati segnalati circa 400 migranti illegali sulla rotta dei Balcani occidentali (dalla Turchia via terra attraverso i Balcani). La cifra finale sarà probabilmente più alta.

Nei primi due mesi di quest’anno, 2.450 migranti illegali sono stati rilevati al confine dell’UE con i paesi dei Balcani occidentali, il 47% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Le due principali nazionalità rilevate sono siriana e afghana.

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I flussi migratoti illegali nel Mediterraneo nel 2020

 

Gli sbarchi in Italia nel primo trimestre: i dati del Viminale 

Dall’inizio dell’anno al 31 marzo sono sbarcati illegalmente in Italia in 7.579 secondo i dati registrati dal Ministero dell’Interno: quasi il triplo dei 2.794 dello stesso periodo del 2020 e 15 volte di più dei 524 dei primi tre mesi del 2019. I clandestini provengono per lo più da Tunisia (1.087), Costa d’Avorio (1.019), Guinea (687), Bangladesh (620), Sudan (388), Eritrea (343), Algeria (304), Mali (302), Egitto (236) e Camerun (174) più altri 2.409 di nazionalità diverse.

 

Valutazioni

I dati bimestrali di Frontex confermano la tendenza già emersa nel 2020 con un incremento di sbarchi nelle Isole Canarie mentre nel Mediterraneo l’unica rotta che vede un incremento dei flussi illegali è quella del Mediterraneo Centrale verso le coste italiane.

Una tendenza rilevata in modo ancora più marcato dai dati del primo trimestre dell’anno fornito dal Mini8stero dell’Interno italiano.

L’Italia del resto si conferma l’unico stato europeo del Mediterraneo ad aver favorito i flussi illegali con le norme inserite nel Decreto Immigrazione del governo Conte 2 approvato nel dicembre 2020 dal Parlamento e continuando ad accogliere chiunque paghi le organizzazioni i criminali dei trafficanti indipendentemente dal fatto che vengano trasbordati sulle navi delle Ong o che giungano sulle coste italiane con mezzi propri.

Non a caso, nel 2019 i dati rilevati da Frontex rilevarono una tendenza opposta, con un incremento dei flussi sulle rotte verso Grecia e Spagna e un calo drastico degli sbarchi in Italia, conseguenza delle politiche di contrasto all’immigrazione illegale attuate dal governo Conte 1.

@GianandreaGaian 

Immagini: Frontex

 

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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