Kronshtadt apre un nuovo stabilimento per la produzione di UAV

 

Che Mosca stia alacremente lavorando allo sviluppo e alla produzione di una sempre più variegata categoria di droni ad impiego militare è estremamente evidente, non a caso Analisi Difesa si è occupata negli ultimi tempi di trattare questo argomento elencando tipologie, progetti e persino collaudi in teatri operativi come quello siriano.

Era inevitabile dunque che tale espansione ricadesse sulle strutture produttive, tra cui quella più nota di Kronshtadt, leader dell’industria di droni in Russia, il cui servizio stampa ha recentemente annunciato di aver avviato la costruzione del primo stabilimento specializzato per la produzione seriale dei propri UAV.

«L’azienda Kronshtadt ha avviato a Dubna (130 km a nord di Mosca) la costruzione del primo stabilimento russo per la produzione in serie di velivoli senza pilota. L’impianto sarà realizzato a tempo di record: l’avvio della produzione è previsto per novembre 2021.»

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La realizzazione principale e più nota della società russa Kronshtadt è certamente l’UAV categoria MALE (Medium Altitude, Long Endurance) Orion-E “Inokhodets”, un UAV multiruolo progettato per la ricognizione aerea, per eseguire voli di pattugliamento e osservazione, supporto di fuoco alle unità militari alleate o persino operare come unità d’attacco indipendente.

Con un peso massimo al decollo di 1.100 kg e con un carico massimo utile di 250 kg, lungo 8 metri, dotato di un’apertura alare di 16,2 metri e un’altezza di 3,1 metri; secondo il costruttore l’Orion è dotato di un’autonomia di volo non inferiore alle 24 ore e può volare a un’altitudine massima di circa 8.000 metri con una velocità massima di 250 km/h.

I primi esemplari di Orion sono stati consegnati alla Difesa russa nella prima metà dello scorso anno e già nel 2019 hanno effettuato un vero e proprio battesimo di fuoco operativo in Siria adottando l’utilizzo di speciali munizioni mostrate al pubblico non soltanto in occasione dello scorso Forum Army-2020 ma anche in speciali documentari mostrati sul nostro canale Telegram.

Seppur la società Kronshtadt sia al lavoro anche sui sistemi UCAV pesanti Grom, sui droni leggeri operanti in stormo noti col nome di Molniya, sui droni da impiego civile Sirius (derivato dell’Orion) e il VTOL Fregat, fonti dei vertici nel complesso militare-industriale hanno riferito a tal proposito che il nuovo stabilimento consentirà innanzitutto di coprire il fabbisogno di piattaforme Orion sia del Ministero della Difesa che di altri clienti.

Il direttore generale della compagnia Sergei Bogatikov ha riferito che le scadenze da affrontare per realizzare l’apertura di un nuovo stabilimento e l’avvio della produzione a novembre saranno certamente molto impegnative ma al contempo che si farà tutto il possibile – «e anche l’impossibile» per rispettare la scadenza citata. Non ultimo infine, si stima che l’azienda offrirà lavoro a tempo indeterminato per almeno 1.500 persone.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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