Proseguono gli studi per il futuro aereo cargo pesante russo

 

 

Non si arresta il programma di ricerca e sviluppo del futuro aereo da trasporto pesante russo ribattezzato “Slon” (“elefante” in russo): gli scienziati dello TsAGI – Istituto Aerodrodinamico Centrale intitolato a “N. E. Zhukovsky” – stanno proseguendo le attività di miglioramento della configurazione aerodinamica del layout.

Il lavoro è svolto nell’ambito di un contratto con il Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa nell’ambito della ricerca e sviluppo denominato “Tecnologie e Trasporti 2”.

In precedenza su questo progetto sono stati condotti due cicli di ricerca volti a studiare l’aerodinamica del velivolo a diverse velocità di volo, con il flusso del modello visualizzato per identificare le aree di possibile ottimizzazione.

Sulla base dei risultati dei test, gli scienziati hanno così modificato il layout dello “Slon”: hanno aggiunto una sezione trasversale della fusoliera allargata per il trasporto di carichi di grandi dimensioni, una carenatura di giunzione tra ala e fusoliera meno accentuata, piloni di profili migliorati con gondole corrispondenti al motore PD-35 (considerando che in precedenza erano utilizzate gondole di forma standard semplificata) e diverse opzioni di estremità alari.

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Particolare attenzione è rivolta proprio alle estremità alari rimovibili di varie configurazioni; confrontando difatti l’impatto di queste sulla qualità aerodinamica durante i test, gli specialisti sperano di ottenere l’opzione migliore per il futuro velivolo da trasporto.

Nella fase successiva TsAGI ha progettato e prodotto nuove unità per il modello aerodinamico dell’aeroplano la cui lunghezza massima è di circa 2 m con un’apertura alare è di 1,8 metri.

Fino alla fine di quest’anno, il modello dello “Slon” con nuovi elementi sarà stato testato nella galleria del vento a densità variabile T-106. Gli scienziati studieranno le sue principali prestazioni in modalità crociera e confermeranno l’efficienza calcolata delle modifiche.

Lo “Slon”, dalle informazioni ottenute finora, sembra essere ottimizzato principalmente per l’uso civile. «La fusoliera allargata consentirà volumi di carico più grandi trasportati al raggio di volo stimato e l’ala con estremità modificate fornirà elevate prestazioni aerodinamiche» – ha affermato Aleksandr Krutov, ricercatore dello TsAGI.

Come ampiamente trattato da Analisi Difesa il progetto “Slon” mira alla ricerca di tecnologie aeronautiche avanzate per sostituire l’aereo da trasporto pesante a lungo raggio Antonov An‑124 Ruslan. Nelle intenzioni del costruttore questo aereo sarà progettato per trasportare merci pesanti e voluminose a una distanza di circa 7.000 chilometri, ad una velocità di 850 km/h e con un carico utile massimo di 180 tonnellate (per fare un confronto il valore analogo dell’An-124 è di 120 tonnellate). La lunghezza della pista richiesta per far operare lo “Slon” sarà invece di 3 chilometri.

Circa il nuovo motore destinato ad equipaggiarlo ricordiamo che l’Aviadvigatel PD-35, che produce quasi il 50% in più di spinta (35 tonnellate) rispetto all’Ivchenko-Progress/Motor Sich D-18T installato sul Ruslan, è un progetto di un motore turbofan ad altissima spinta (tra le 33 e le 40 tonnellate) con numerose parti in compositi e il cui investimento totale statale ammonta finora a 180 miliardi di rubli.

Si presume che il nuovo motore sarà installato sui nuovi velivoli russo-cinesi CRAIC CR929, sull’IlyushinIl-96-400M (di cui un esemplare in allestimento potrebbe costituirne il banco di prova volante) e ovviamente proprio sullo “Slon” che al momento sembra essere noto come il futuro Ilyushin Il-106.

 

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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