Aviakor vuole produrre in Russia l’aereo da trasporto tattico Antonov An-140

 

La società aeronautica russa JSC Aviakor di Samara è pronto a riprendere il programma di costruzione degli aerei da trasporto Antonov An-140 solo se sarà possibile superare la dipendenza dall’Ucraina. Fino al 2015 infatti, questo velivolo è stato prodotto in collaborazione con le imprese ucraine, ma per ovvi motivi la produzione di velivoli è stata ridotta.

Aviakor si è detta disponibile ad eseguire la manutenzione e la riparazione degli An-140 per mantenerne l’operatività e a gestirne  la produzione qualora vengano sostituiti componenti e sistemi di origine ucraina.

«Considerando il rifiuto [dal 2015] delle imprese ucraine di collaborare, il programma di costruzione dell’aereo An-140 è stato interrotto e questo ha successivamente comportato il ritiro dalla compagnie di volo russe. Aviakor è pronta a eseguire la manutenzione e la riparazione di questo tipo di aeromobile per mantenerne il funzionamento. Nel caso in cui venga implementato il programma per la sostituzione di componenti e sistemi importati dell’An-140, l’azienda è pronta inoltre a riprendere la produzione di questi velivoli.»

L’Antonov An-140 è un aereo cargo-passeggeri regionale turboelica progettato e sviluppato dall’ucraina Antonov State Enterprise per il trasporto passeggeri (fino a 52) e cargo-passeggeri su una distanza fino a 3.700 chilometri.

Questo aereo che ha effettuato il suo primo volo nel settembre del 1997 è stato creato per sostituire gli obsoleti Antonov An-24, An-26, An-30, An-32 e Yakovlev Yak-40. Aviakor ne iniziò la produzione in serie in Russia nel 2003 (primo volo dell’An-140 in Russia nel 2005), mentre l’ala e la fusoliera venivano prodotte a Kharkov per poi realizzare l’assemblaggio finale a Samara.

In totale sono stati costruiti solo 36 di questi velivoli di cui circa una decina utilizzati dall’Aeronautica e dall’Aviazione della Marina russa, mentre i rimanenti volarono per alcune compagnie civili. Oltre alla versione ucraina, l’An-140 viene prodotto inoltre su licenza in Iran dalla HESA con il nome di IrAn-140 “Faraz” che a sua volta ha dato vita alla versione iraniana nota con il nome di “Simorgh”.

Nel 2020, la russa Myasishchev facente capo alla United Aircraft Corporation (UAC), ha completato la modernizzazione e radicale modifica di un An-140-100 da trasporto in aereo da ricognizione fotografica e rilievi cartografici.

Nel 2014 venne annunciata in Russia l’intenzione di abbandonare l’An-140 a favore dell’Il-112V, ma da allora sono passati nove anni e lo sviluppo di un sostituto dell’aereo ucraino non è arrivato al traguardo: l’Il-112V come ampiamente trattato da Analisi Difesa si è schiantato durante un volo di prova nell’agosto del 2021 cosicché l’assemblaggio è stato interrotto e il programma sospeso a data da destinarsi, per lo meno fino al completamento del perfezionamento del motore e ad oggi è presente solo una cellula del velivolo per i test statici.

Una misura compensativa dopo la chiusura del progetto An-140 è stata tuttavia la partecipazione di Aviakor al progetto per la costruzione del velivolo regionale turboelica TVRS-44 “Ladoga” nonché la produzione di componenti per gli aerei di linea russi Sukhoi SSJ-100 e Irkut MS-21, ma le ambizioni di Aviakor – sebbene non confermate dall’azienda – potrebbero essere di realizzare il sostituto dell’Il-112V.

Lo stabilimento aeronautico di Samara venne fondata il 10 gennaio 1930 come “Impianto aeronautico n. 18” di Voronezh e realizzò i precursori dell’Aeronautica Sovietica a lungo raggio ANT-25 e TB-3. Nel 1941 con l’invasione nazista lo stabilimento venne trasferito a Kuibyshev (Samara) dove durante la guerra vennero prodotti i velivoli d’attacco Il-2 e bombardieri Tu-4, Il-4, Il-10 e Yer-2.

Quindi l’impianto aeronautico passò alla produzione di bombardieri Tu-4 e Il-28, aerei di linea Tu-114 e Tu-154, aerei militari Tu-142/M e Tu-126 e persino missili Lavochkin La-350 Burya, razzi spaziali 11A52 “Raskat” venendo coinvolto nella produzione dello spazioplano MTKK Buran.

Foto Aviuakor

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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