Giorgetti: l’economia europea perdente certo della guerra in Ucraina

 

“Dobbiamo continuare a essere veri e sinceri e constatare che i sussidi alla politica economica non bastano. C’è la guerra, bisogna cogliere il senso della storia. La guerra in Ucraina ha già un perdente certo: l’equilibrio economico e le economie europee, tanto che l’esecrato intervento pubblico dello Stato è tornato di moda. Covid, clima, guerra stanno mutando il quadro”.

Lo ha detto il 4 settembre il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti (nelle foto), al Forum Ambrosetti a Cernobbio dove nei giorni scorsi un sondaggio/televoto aveva fotografato l’impatto del conflitto in Ucraina sugli imprenditori presenti al forum.

Il 46,3% dei partecipanti ha avuto danni al proprio business a causa del conflitto russo-ucraino mentre oltre un terzo (34,3%) ha affermato di non aver avuto impatti significativi e il 10,5% ha registrato addirittura un miglioramento. Infine un 1,5% che non ha saputo rispondere e un 7,5% che invece ha risposto “altro”.

Il dato è riferito a quasi la metà dei rappresentanti della business community partecipanti al Forum che hanno risposto al primo televoto incentrato proprio sul conflitto in corso da oltre 18 mesi fra Russia e Ucraina.

Circa l’impatto del conflitto sull’economia europea sono interessanti anche i dati rivelati il 4 settembre dall’ong Global Witness ha rivelato che i “Paesi dell’Unione Europea stanno acquistando molto più gas naturale liquefatto (GNL) russo rispetto a quanto facevano prima dell’invasione dell’Ucraina, con Spagna e Belgio battuti solo dalla Cina come primi acquirenti”.

Secondo i dati di Global Witness, che critica duramente l’acquisto europeo di gas russo, tra gennaio e luglio 2023 i Paesi dell’UE hanno acquistato 22 milioni di metri cubi di GNL mentre nello stesso periodo del 2021 ne non stati acquistati 15 milioni con un + 40%. Global Witness – si legge – “prevede che gli acquisti dell’UE nel 2023 abbiano un valore di 5,29 miliardi di euro”. Sempre una ricerca di Global Witness ha rivelato che “Shell e TotalEnergies hanno continuato a commerciare il GNL russo dopo l’invasione.

L’analisi di Global Witness del luglio 2023 ha mostrato che Total è il più grande acquirente non russo di gas liquefatto dal Paese, acquistando quasi 4,2 milioni di metri cubi di GNL russo dall’inizio dell’anno. Un’analisi precedente di Global Witness ha rivelato che tra marzo e dicembre 2022, Shell ha acquistato e venduto il 12% di tutte le esportazioni russe, oltre 7,5 milioni di metri cubi di Gnl.

La Spagna è ora il secondo maggior acquirente di GNL russo a livello mondiale, con il Belgio alle spalle. Nei primi sette mesi del 2023, la Spagna ha acquistato il 18% delle vendite totali della Russia, mentre il Belgio il 17%. La Cina ha acquistato il 20%. Nello stesso periodo del 2021, la Spagna era al quinto posto e il Belgio al settimo”.

Foto MEF

 

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