Russia: la misteriosa serie di incidenti a mezzi e basi militari

Tre gravi incidenti in poco più di un mese. Dopo l’incidente che un mese fa è costato la vita a 14 marinai a bordo del sottomarino AS-12 Losharik (sulle cause del quale è stato posto il segreto di Stato) e l’esplosione di un deposito di munizioni in Siberia un incendio è scoppiato l’8 agosto nella base navale di Severodvinsk, nella regione di Arkhangelsk, dove è di stanza la Flotta del Nord.

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Due persone sono morte e 6 sono rimaste ferite secondo il Ministero della Difesa di Mosca (ma la Tass ha riferito di almeno 10 feriti) ed in seguito all’esplosione è stato registrato un temporaneo aumento del livello di radiazioni.

“Il temporaneo aumento dei livelli di radiazione è stato registrato verso mezzogiorno”, ha detto la portavoce delle autorità cittadine, Kseniya Yudina. Il governatore della regione ha dichiarato che non è necessaria l’evacuazione dei civili.

Il ministero della Difesa ha affermato invece che i livelli sono rimasti normali dopo l’emergenza e che non vi sono fughe pericolose nell’atmosfera. Nelle immediate vicinanze della base navale è presente uno dei più grandi centri di stoccaggio di materiale radioattivo del mondo, prelevato per lo più da armi, navi e sottonarini dell’Era Sovietuca dismessi.

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Il Rospotrebnadzor, l’autorità per i consumatori, ha precisato che “in città vi sono sei stazioni di monitoraggio che lavorano su base permanente: stiamo valutando di ora in ora la situazione e non ci sono livelli di contaminazione che rappresentino rischi per la salute delle persone”.

L’esplosione sembra abbia interessato un motore jet a propulsione liquida nel corso di un test la cui deflagrazione ha scatenato l’incendio. Un’ altra fonte dei servizi di emergenza, citata dall’agenzia di stampa Ansa, ha parlato di un incendio “a bordo di una nave” e ha ipotizzato un errore nella gestione delle” munizioni” come possibile origine delle fiamme.

Severodvinsk è la “casa” dei sottomarini russi: nei grandi cantieri e arsenali vengono costruiti e assemblati gran parte dei sommergibili della Marina nucleari e convenzionali ma anche missili e siluri.

Il 6 agosto un’esplosione aveva scatenato un gigantesco incendio nel deposito munizioni contenente decine di migliaia di proiettili d’artiglieria della base di Achinsk, nella regione siberiana di Krasnoyarsk. In quel caso almeno 8 persone sono rimaste ferite e15mila state evacuate dai villaggi vicini.

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La regione di Krasnoyarsk è tra le più colpite dagli incendi che hanno investito la Siberia anche se non vi sono elementi che l’esplosione del deposito sia da mettere in relazione agli incendi in quella regione o alle alte temperature insolite in quell’area.

Il deposito di munizioni di Achinsk è tra le più vecchie installazioni dell’esercito russo e il suo smantellamento è previsto entro il 2022.

La serie ravvicinata di gravi incidenti che hanno colpito le forze militari russe costituisce fonte d’imbarazzo per Mosca e per il Ministero della Difesa mentre gli scarsi dettagli forniti sulle circostanze in cui sono avvenuti gli incidenti lasciano aperta anche l’ipotesi che possa essersi trattato di sabotaggi.

 

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