I test delle nuove versioni degli elicotteri da attacco russi Mi-28NM e Ka-52M

Lo sviluppo dell’ultima versione dell’elicottero d’attacco russo Mil Mi-28 Havoc sta per giungere alla conclusione: entro la fine dell’anno il nuovo Mi-28NM “Night Superhunter” concluderà i test di Stato. La macchina dovrà confermare le sue prestazioni di volo oltre a condurre azioni di fuoco con una vasta gamma di armi: una fase specifica della durata di 110 giorni che servirà a sperimentare e controllare tutte le possibili soluzioni di fuoco impiegabili dal nuovo Havoc.

Sulla base dei risultati dei test nazionali verrà poi presa la decisione di mettere in servizio l’elicottero o di perfezionarlo ancora e quindi di procedere al superamento di ulteriori test. Il contratto per la fornitura dell’ultima versione dei Mi-28 Havoc è stato firmato nel 2019 in occasione del Forum russo Army-2019: in totale il Ministero della Difesa russo ha acquistato 96 elicotteri Mi-28NM da consegnarsi entro il 2029 i cui primi 18 esemplari dovranno essere consegnati entro la fine del 2021.

ЕвгенийБаранов(15)-min Tra le novità sostanziali della nuova macchina che ha già provveduto ad un battesimo di fuoco nel teatro bellico siriano è presente una nuova stazione radar H025 con visibilità a 365°, un sistema di controllo del fuoco aggiornato, un nuovo sistema di elaborazione dei dati radioelettronici a bordo “Izdeliye 296” e un nuovo sistema di protezione che aumenterà in modo significativo la sopravvivenza della macchina.

Sarà dotato inoltre di nuovi motori di fabbricazione russa VK-2500P più potenti, dotati di FADEC e di nuove pale del rotore che aumenteranno complessivamente la velocità di crociera dell’elicottero del 10-13%.

Non ultimo, un sistema di puntamento tramite HMS e un armamento in gran parte unificato con quello del nuovo Ka-52M che includerà i nuovi missili Hermes-A (o “Izdeliye 305”) progettati per distruggere mezzi corazzati e installazioni fortificate del nemico a una distanza di oltre 25 km e i LMUR (Lyogkaya Mnogotselevaya Upravlaemaya Raketa – missile guidato multi-bersaglio leggero), senza tralasciare infine la possibilità, come già riportato da Analisi Difesa, di impiegare ol nuovo missile AAM a corto raggio R-74M AA-11 Archer.

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A proposito dell’elicottero da attacco Kamov Ka-52M anch’esso come l’Havoc sottoposto ad un programma di ammodernamento e potenziamento, secondo l’Izvestia i test di Stato del “Super Alligator” saranno completati alla fine del 2022 poiché finora è stato deciso di concentrarsi sul Mi-28NM.

«Succede – ha riferito un’analista del settore a Izvestia – quando in condizioni di risorse limitate si dà la priorità a una macchina che è più pronta e richiede meno tempo nonché meno sforzi per finalizzare il programma. In un’altra situazione, il Mi-28NM e il Ka-52M sarebbero stati sviluppati in parallelo, ma in ogni caso entrambe le piattaforme saranno ultimate e consegnate alle forze armate russe.»

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Com’è intuibile infatti, il Ka-52M e il Mi-28NM avranno la massima comunanza in termini di sistemi di comunicazione, protezione e armi al fine di aumentarne l’interoperabilità, oltre che per semplificare e ridurre i costi logistici e di manutenzione. Anche per il Super Alligator i miglioramenti previsti sono frutto anche delle esperienze riportate dai suoi piloti nel conflitto siriano, tra cui la liberazione della città di Palmira che li vide protagonisti nelle operazioni contro lo Stato Islamico.

Secondo quanto dichiarato dal Direttore Generale di Russian Helicopters Andrei Boginsky, il nuovo contratto per la fornitura di ben 114 Ka-52M potrebbe essere firmato alla fine del 2020 ma non è da escludere che la firma possa slittare al prossimo anno.

Foto Russian Helicopters

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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