L’incontro tra Putin e il capo di UAC a supporto dell’industria aeronautica russa

Agli inizi di agosto si è tenuto un incontro ufficiale tra il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin e il capo della United Aircraft Corporation (UAC) Yuri Slyusar. Il rapporto dell’incontro è stato anche pubblicato sul sito ufficiale del Cremlino.

Slyusar ha iniziato illustrando il lavoro di squadra con il Ministero della Difesa e il Ministero dell’Industria e del Commercio secondo cui il piano anticrisi stipulato dallo stesso Putin avrebbe di fatto raddoppiato il carico di lavoro delle società militari di UAC e di conseguenza la previsione della consegna continua di tecnologie aeronautiche avanzate.

«Vorrei sottolineare in particolare – ha commentato Slyusar – che il nostro più grande impianto a Komsomolsk-on-Amur (KnAAPO), grazie a questa decisione ha effettivamente raddoppiato il carico di lavoro nel periodo corrente e ora abbiamo praticamente un carico di lavoro su quest’azienda fino al 2028 compreso.

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Teniamo conto anche dei contatti programmati nell’area della cooperazione tecnico-militare con il Su-35 che a nostro avviso è il miglior aereo [in produzione seriale]. Certo, la sua promozione sul mercato estero è irta di molte difficoltà, i nostri concorrenti in questo senso attuano spesso a nostro avviso la concorrenza sleale e oltre alla lotta leale e competitiva, usano pressioni dirette di natura politiche, sanzionatorie e personalizzate. Ma siamo sicuri: i nostri prodotti sono i migliori e quei paesi che le stanno acquistando lo stanno effettivamente constatando.»

Tralasciando le produzioni aeronautiche civili citiamo tuttavia l’interesse del Presidente Putin per il nuovo regional Ilyushin Il-114-300.

La citazione è doverosa per diversi motivi: in primis, l’Il-114-300 è realizzato presso lo stabilimento di Lukhovistsy della RSK MiG. Versione migliorata dell’Ilyushin Il-114 concepito alla fine degli anni ’80 per sostituire i vecchi Antonov An-24 nonché i civili Yak-40 e Tu-134 per le rotte interne del vasto paese russo, il nuovo Il-114-300 incorporerà motori nazionali aggiornati, nuova avionica, componenti totalmente russi e una nuova cabina passeggeri (da 52, 60 o 68 posti).

L’Il-114-300 nasce con ottime prospettive di vendita interne ed estere sul mercato civile dei paesi in via di sviluppo ma soprattutto potrebbe costituire la base anche per alcune versioni militari (da trasporto, pattugliamento marittimo, SIGINT, ASW, da impiego artico, etc.) consentendo così la radiazione di numerosi aerei Antonov pariclasse. Secondo Slyusar l’Il-114-300 sarà una delle tre première che voleranno nell’anno in corso.

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«Quest’anno abbiamo tre anteprime pronte a volare. La prima piattaforma è l’Il-114-300. L’aereo è già stato assemblato, è entrato nella fase dei test a terra e si prepara per il primo volo. E’ molto probabile che a settembre, secondo i nostri piani, questa macchina prenderà il volo nella regione di Mosca, a Zhukovsky. Parallelamente alle prove a terra, stiamo realizzando un sistema di assistenza post-vendita (tallone d’Achille delle costruzioni aeronautiche russe n.d.A.) e al contempo viene preparato un sistema di formazione per il personale di volo e di ingegneria.

Si tratta di una macchina molto richiesta in grado di volare nelle zone più impervie del nostro paese e in grado di operare su piste semi-preparate; la sua manutenzione non richiede attrezzature complesse a terra con un costo ora-volo decisamente vantaggioso. Secondo i nostri programmi saremo in grado di realizzare fino a 12 esemplari l’anno.»

La conda première che dovrebbe volare entro la fine di agosto da Taganrog è l’ultima versione del Tupolev Tu-95 “Bear” denominata Tu-95MSM (e mentre confezioniamo la notizia giunge la conferma del primo volo avvenuto il 22 agosto n.d.A.); una versione radicalmente rinnovata persino nella struttura alare appositamente rinforzata, rimodernata nelle avioniche, dotata di motori e pale modificate nonché di un nuovo sistema di armi tra cui i missili da crociera Raduga Kh-101 (moderno derivato del missile aria-terra Kh-55 – Codice NATO “AS-15 Kent”) e Kh-102 dotato invece di testata nucleare, trasportabili su non meno di quattro piloni subalari (da qui il motivo del rinforzo della struttura alare) e al momento trasportabili solo dal Tupolev Tu-160 “Blackjack”.

Si tratta certamente – proprio al pari dell’omologo statunitense B-52 – del progetto aereo più antico in servizio attivo nell’aeronautica russa considerando che il suo primo volo risalente al 12 novembre del 1952 consentirebbe al Bear di diventare tra i velivoli militari più longevi della storia.

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L’ultima delle tre première, solo per dovere di cronaca infine, è il volo del liner MC-21 (o MS-21) con il nuovo propulsore nazionale Aviadvigatel PD-14.

Citati da Slyusar inoltre il proseguimento dei lavori sul futuro aereo leggero da trasporto Ilyushin Il-112V e sull’ultima versione del bombardiere supersonico Backfire, il Tupolev Tu-22M3M.

Importante, infine, l’argomento di discussione tra Putin e Slyusar sul nuovo UCAV Sukhoi S-70 “Okhotnik”: secondo il capo di UAC la Forza Aerospaziale russa dovrebbe ricevere il primo lotto del nuovo velivolo d’attacco senza pilota stealth nel 2024, un anno prima rispetto a quanto preventivato fino a pochi anni fa dai vertici militari russi.

«Abbiamo ricevuto un incarico dal Ministero della Difesa per accelerare il lavoro di progettazione sperimentale e adeguare al massimo il programma in modo da iniziare le consegne già dal 2024. Per questo motivo stiamo lavorando attivamente per rispettare la richiesta» ha affermato l’amministratore delegato di UAC.

Foto Cremlino, Sukhoi e Tupolev

 

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Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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