I talebani chiedono aiuto ai turchi per gestire l’aeroporto di Kabul

 

 

I talebani hanno chiesto alla Turchia un supporto tecnico per gestire l’aeroporto di Kabul dopo la partenza delle forze straniere, prevista per il 31 agosto, ma hanno ribadito anche ad Ankara il ritiro del proprio contingente entro la scadenza prefissata.

Secondo quanto riferiscono funzionari turchi ai media internazionali, ripresi dall’Agenzia Nova, la richiesta condizionata dei talebani conferma che i 600 militari turchi schierati all’aeroporto “Hamid Karzai” e fino a due settimane or sono inseriti nel dispositivo alleato ancora presente in Afghanistan, dovranno andarsene completando così lo sgombero di tutte le truppe straniere dal paese.

I primi 345 soldati sono decollati oggi da Kabul  con un volo della Turkish Airlines e le operazioni di ritiro, ha detto il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, verranno completate entro 36 ore.

Al tempo stesso però i talebani offrono ai turchi di lasciare a Kabul tecnici in grado di gestire l’aeroporto che verrebbero quindi protetti dagli stessi talebani.

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, uno dei portavoce dell’ufficio politico dei talebani in Qatar, Mohammad Naeem Wardak, ha affermato di aver chiesto anzitutto alla Turchia un ruolo di primo piano nel sostegno al popolo afgano.

“La Turchia è un Paese importante, i turchi sono musulmani e un popolo fraterno. Abbiamo relazioni storiche, sociali e culturali con la Turchia”, ha dichiarato Wardak, il quale ha aggiunto che i talebani vogliono migliorare le relazioni in futuro e sono in stretto contatto con Ankara.

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Il portavoce talebano ha sottolineato che vi è necessità del sostegno di un Paese come la Turchia. “Ci sono due aspetti principali nelle nostre relazioni. Il primo sono i principi della religione dell’Islam, e il secondo è il grande interesse del Paese e della gente. Alla luce di questi due aspetti vogliamo stabilire relazioni buone, costruttive e positive in particolare con la Turchia”, ha dichiarato Wardak.

Oggi il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha dichiarato che la Turchia sta valutando di inviare tecnici capaci di mantenere operativo l’aeroporto della capitale afghana. “Vanno avanti i negoziati, ma è possibile che dopo il rientro dei militari possano essere inviati dei tecnici. I talebani non hanno la capacità né di gestire l’infrastruttura, né di garantirne la sicurezza, ma allo stesso tempo non vogliono che l’aeroporto finisca fuori servizio”.

Lo scorso 20 agosto, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che “se necessario” la Turchia è disposta a incontrare i talebani. Il governo turco ha adottato un approccio pragmatico ai recenti eventi in Afghanistan. Sottolineando che in Afghanistan sono emerse nuove realtà, Ankara ha affermato che andrà avanti di conseguenza mantenendo aperta la comunicazione con tutti gli attori interessati.

(con fonte Agenzia Nova e Anadolu)

 

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