Sotto tiro in Mali la base avanzata di Gao: un militare francese ucciso, italiani illesi

 

 

(aggiornato alle ore 16,55)

Un soldato francese è stato ucciso nel pomeriggio di sabato 22 gennaio durante un attacco a colpi di mortaio contro la base militare di Gao (Mali). Lo ha reso noto l’Eliseo ricordando la memoria del brigadiere Alexandre Martin del 54° Reggimento artiglieria di Hyères.

Si tratta del 53° caduto francese nell’ambito delle ope4azioni contro i jihadisti in Sahel (prima l’Operation Serval poi, dal 2014, l’Operation Barkhane): solo martedì scorso quattro soldati francesi erano rimasti feriti nel vicino Burkina Faso a causa di un ordigno esplosivo improvvisato che aveva colpito il loro veicolo.

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L’attacco di sabato ha colpito la base avanzata nel nord del Mali utilizzata anche dai contingenti europei della Task Force Takuba, incluso quello italiano composto per lo più da elicotteristi e fucilieri aeromobili.

“La Base Operativa Avanzata di Gao, in Mali, è stata colpita da colpi di mortaio da parte di forze ostili alla coalizione internazionale a guida francese, che opera in Sahel nell’ambito dell’Operazione Barkhane” ha reso noto ieri sera il ministero della Difesa italiano precisando che “non si registrano feriti italiani ed il personale è in sicurezza.

I soldati del contingente italiano inquadrati nella Task Force Jacana, circa 20 militari che fanno parte dello staff del Comando e del National Support Element distaccato a Gao, stanno bene e durante l’attacco si sono rifugiati all’interno di appositi bunkers che garantiscono la loro incolumità”.

Il contingente italiano vede autorizzato un numero massimo di 250 effettivi e si articola sulla TF Rotary Wing Jacana, attualmente comandata dal colonnello Andrea Carbonaro.

Queste le componenti:

    • 3 elicotteri da trasporto CH 47 f “Chinook”, in assetto medevac, del 1° Reggimento Antares dell’Aviazione dell’Esercito;
    • 3 elicotteri da esplorazione e scorta AH-129D “Mangusta” del 5° e 7° reggimento della Brigata Aeromobile Friuli;
    • 4 squadre del 66° Reggimento fanteria aeromobile Trieste col compito di fornire sicurezza da bordo dei CH 47 e durante le fasi di recupero in zona di operazioni;
    • supporto logistico.
    • Struttura sanitaria tipo Role 1 con un team che assicura il supporto a tutto il personale militare della coalizione internazionale
    •  Personale di staff nel comando del TF Takuba

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Circa la sempre più complessa situazione militare in Mali, il 21 gennaio il generale Stephen Townsend, capo dell’US Africa Command, ha confermato la presenza di centinaia di contractors russi del Gruppo Wagner in Mali, presenza che, come quella di consiglieri militari russi “ufficiali”, è al centro di un feroce dibattito tra il Mali, la Francia e gli altri stati della regione.

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Oggi, nel vicino Burkina Faso, militari ribelli hanno preso il controllo della caserma Lamizana Sangoule nella capitale Ouagadougou, chiedendo riforme dell’esercito e cure migliori per i soldati e le famiglie dei feriti nella guerra ai jihadisti. Un esponente dei ribelli ha detto all’agenzia AP che i militari chiedono condizioni di lavoro migliori per l’esercito, incluso l’incremento degli arruolamenti e una migliore assistenza sanitaria e previdenziale per i feriti e le famiglie dei caduti.

Il governo ha negato si tratti di un colpo di stato ma i ribelli hanno chiesto anche la destituzione dei vertici militari e dell’intelligence mentre altre caserme sembrano essersi unite alla rivolta e manifestanti hanno incendiato il quartier generale del partito al governo (Movimento popolare per il progresso -MPP). del presidente Roch Marc Christian Kabore, a Ouagadougou.

 

 

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