Nuovi esemplari di Sukhoi Su-57 per le Forze Aerospaziali Russe

 

 

Lo scorso 20 gennaio presso il Centro nazionale per il controllo della Difesa della Federazione Russa, sotto la guida del Ministro della Difesa Gen. Sergei Shoigu, si è svolta la Giornata di accettazione dei mezzi militari durante la quale sono stati riassunti i dati relativi all’ingresso nelle Forze Armate nel 2021 di armi e attrezzature.

Come ha affermato il viceministro della Difesa Alexei Krivoruchko nel suo rapporto, nel quarto trimestre del 2021 sono stati consegnati 17 nuovi aerei alle Forze Aerospaziali russe (VKS) inclusi due caccia Sukhoi Su-57 di 5a generazione.

Successivamente, nella trascrizione del rapporto sul sito web del Ministero della Difesa è stata cancellata la menzione dei due Su-57 trasferiti ma nel messaggio dell’agenzia TASS la conferma rimaneva definitivamente annotata.

Pochi giorni prima in un video promozionale dedicato all’impiego lavorativo presso la KnAAPO di Komsomolsk-on-Amur (ovvero l’azienda incaricata della produzione del Su-57), era apparso un frame mostrante un esemplare “52 blu bordato di bianco” evidentemente consegnato da poche settimane alla VKS.

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Sulla base di questo dato il Centro russo per l’Analisi delle Strategie e delle Tecnologie (CAST) ha dedotto che un altro Su-57 di nuova costruzione consegnato alla VKS alla fine del 2021 avesse il numero di coda “51 blu”. Dunque è ipotizzabile presupporre secondo il CAST che i Su-57 trasferiti alle Forze Aerospaziali abbiano i numeri di serie 52201 (T-50S-3) e 52202 (T-50S-4) e siano rispettivamente il terzo e il quarto Su-57 di serie costruiti dalla KnAAPO, cosicché il trasferimento di due caccia di quinta generazione corrisponde al compito pianificato dall’azienda di Komsomolosk-on-Amur per il 2021.

Consegne in sordina e senza alcun clamore mediatico dunque, a differenza di quanto avvenuto l’anno precedente, alla fine del 2020 quando fu consegnato il primo esemplare di produzione seriale.

Ricordiamo che la consegna del primo Su-57 (numero di coda “01 blu bordato di bianco”, aereo T-50S-1 – seriale 51001) doveva in realtà avvenire entro la fine del 2019 ma tre giorni prima il 24 dicembre, il caccia si schiantò durante un volo di prova nel Territorio di Khabarovsk, cosicché il secondo Su-57 (aereo T-50S-2 – seriale 51002), come abbiamo prontamente comunicato sul nostro canale Telegram il 25 dicembre 2020, dopo aver assunto il numero del velivolo andato perduto, è stato consegnato al 929° GLITz (o Centro di volo prove e collaudo di Stato della VKS) di Akhtubinsk e successivamente, il 29 gennaio 2021, trasferito ad un’unità di volo operativa.

Ricapitolando, la VKS schiera attualmente di tre caccia Su-57 di produzione di serie:

“01 blu” – s/n 51002 (T-50S-2),

“51 blu” – s/n 52201 (T-50S-3),

“52 blu” – s/n 52202 (T-50S-4).

KnAAPO prevede di costruire quattro nuovi Su-57 nel 2022 portando così il totale a 7 esemplari. A proposito di cifre è doveroso riportare che secondo i requisiti del contratto stipulato a suo tempo, entro la fine del 2024 il numero di Su-57 in consegna dovrebbe raggiungere i 22 esemplari; pertanto nel rimanente triennio, tolti i quattro nuovi caccia previsti per l’anno in corso restano da consegnare tra il 2023 e il 2024 ben 15 nuovi Su-57. Ricordiamo che il contratto firmato dal Ministero della Difesa russo prevede invece un totale di 76 Su-57 da consegnarsi entro il 2028.

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Un’ultima nota tecnica infine riguarda i motori. Finora infatti com’è noto, Sukhoi ha realizzato i prototipi del caccia Su-57 e i primi esemplari di produzione seriale equipaggiandoli con una coppia di AL-41F1.

Quest’ultimi sono propulsori adottati dal Su-35 che sebbene estremamente dotati per velivoli avanzati di “generazione 4++” non sono stati progettati per il particolare profilo d’impiego di un caccia di quinta generazione come il Su-57.

Pianificare l’ingresso dei Su-57 con il nuovo motore “Izdeliye 30” realizzato dalla Saturn NPO è ancora più ostico e le ultime previsioni sono spostate a non prima del 2024-2025.

A 12 anni di distanza dal suo primo volo queste cifre dimostrano chiaramente che il programma di produzione seriale del caccia Su-57 si sta gradualmente (anche se molto lentamente) espandendo (1 Su-57 nel 2020, 2 nel 2021, 4 previsti nel 2022…8 nel 2023?), ma è chiaro che ci vorranno ancora diversi anni prima che questi velivoli avanzati raggiungano un valore numerico operativo deterrente nelle unità da combattimento della Forza Aerospaziale russa.

Al momento dunque l’intera flotta russa da superiorità aerea fa affidamento su un numero elevato di caccia Sukhoi Su-35 e Su-30SM; più basse invece le quote dei rimanenti Su-27SM3, Su-30M2, MiG-29SMT e MiG-35.

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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