Nuovo aggiornamento per l’AWACS russo A-50U

 

 

L’aereo AWACS russo Beriev A-50U (codice NATO “Mainstay”) sarà aggiornato in seguito ai risultati del suo impiego nella cosiddetta “Operazione militare speciale” in Ucraina; lo ha riferito all’agenzia TASS una fonte dell’industria della difesa nazionale-

«Gli aerei A-50U sono attivamente impiegati per compiere missioni nell’Operazione speciale, ma a seguito dei risultati dell’uso operativo di queste piattaforme aeree il Ministero della Difesa ne ha richiesto il loro ulteriore aggiornamento» – ha riferito la fonte.

Com’è noto il Beriev A-50U è un pesante aggiornamento del velivolo A-50 prodotto dalla Vega Group (parte della Roselectronics Holding Company a sua volta facente capo alla società tecnologica statale Rostech) e dalla Beriev Aircraft Company (parte della United Aircraft Corporation).

L’aereo è stato progettato per rilevare, tracciare e identificare bersagli aerei, terrestri e navali di grandi dimensioni, trasmettere dati rilevanti ai posti di comando, dirigere aerei da combattimento verso bersagli aerei e aerei dell’aviazione di prima linea verso bersagli terrestri e marittimi; il primo velivolo aggiornato A-50U è stato consegnato nel 2011 e da allora questo aereo è stato attivamente utilizzato dalla VKS anche nel teatro siriano.

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A tal proposito ricordiamo che il CEO di Vega Group Vyacheslav Mikheyev aveva dichiarato nel 2021 che sette aerei AWACS A-50U erano già stati consegnati alla VKS (Forze Aerospaziali russe).

Relativamente al suo successore noto come A-100, così come ampiamente trattato da Analisi Difesa, questi rimpiazzerà il vecchio A-50 (realizzato sulla base dell’Il-76 e in servizio dal 1985) e la relativa suddetta variante A-50U utilizzando però come piattaforma di base la cellula del nuovo Ilyushin Il-76MD-90A e dunque i nuovi motori Aviadvigatel PS-90A-76 dotati di una potenza superiore del 15% rispetto ai vecchi D-30KP utilizzati sugli Il-76.

Il nuovo sistema radar discoidale del tipo APAR (Active Phased Array Radar) sviluppato dalla JSC Vega effettuerà secondo il costruttore una rotazione completa ogni 5 secondi migliorando la capacità di monitorare i bersagli in rapido movimento e sarà in grado così di rilevare un velivolo nemico fino a 650 chilometri e un bersaglio navale fino a 400.

Ulteriori funzioni parzialmente svelate dal costruttore includono inoltre la possibilità di fornire assistenza nell’impiego di velivoli senza pilota da combattimento (UCAV), fungere da posto di comando e controllo mobile e infine, anche di interagire e ricevere informazioni dai satelliti militari.

Le ultime notizie davano per certa la consegna ai reperti di volo dell’A-100 nel 2024 ma a questo punto l’ulteriore aggiornamento della versione A-50U potrebbe indicare lo slittamento di questa data.

Foto Beriev

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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