L' addestratore M-346 proposto alla Thailandia

Alenia Aermacchi promuove l’M-346 Master come addestratore avanzato per i piloti della Royal Thai Air Force (RTAF); la notizia, pubblicata dalla rivista specializzata IHS Jane’s, precisa che il jet italiano viene proposto come velivolo destinato a sostituire la flotta di Aero Vodochody L-39 Albatros della RTAF, 30 aerei assegnati al 41° Stormo in forza alla base aerea di Chiang Mai.

Alenia Aermacchi ha precisato che l’offerta è stata fatta nel contesto del programma Advanced Jet Trainer / Light Aircraft, piano di modernizzazione della RTAF da US$ 113 milioni approvato lo scorso 14 dicembre dal governo thailandese.

L’M-346, che potrebbe entrare in competizione con lo statunitense Textron AirLand Scorpion, il russo Yakovlev Yak-130, il cinese Hongdu L-15 e il sud coreano Korea Aerospace Industries TA-50, è l’unico velivolo a reazione appositamente studiato per formare i piloti destinati ai caccia militari di quarta++ e quinta generazione.

Costruito con materiali compositi e dotato di un elevato rapporto spinta/peso e di estrema manovrabilità, offre condizioni di volo simili a quelle dei caccia da combattimento: l’Embedded Tactical Training Simulation (Simulazione a bordo di addestramento tattico, ETTS) permette di emulare sensori, contromisure e armamenti e di interagire in tempo reale con una serie di possibili scenari tattico virtuali, il tutto a vantaggio di maggiore flessibilità e minori costi.

Grazie alla visualizzazione dei dati di volo sul visore del casco (Helmet Mounted Display), ai comandi vocali, alla sonda di rifornimento in volo e alla possibilità di portare fino a 3.100 chili di carichi esterni, l’M-346 è in grado di svolgere anche un completo addestramento tattico.

Con l’installazione di sistemi di guerra elettronica e di sistemi per la riduzione della segnatura radar e grazie alla possibilità di installare un radar multi-modo, l’M-346 può essere, inoltre, impiegato con ottimi livelli di sopravvivenza ed efficacia anche in operazioni reali.

I nove punti d’attacco (tre sotto ciascuna ala da 1.050 kg, 550 kg e 300 kg, due sui wing tip da 150 kg e uno sotto la fusoliera 600 kg) permettono l’utilizzo di bombe a caduta libera MK 82/83/84, bombe guidate GBU-12/16 Paveway II e MK 82 Opher, bombe anti-pista Durandal, lanciarazzi BRD-4 o LAU-7 / LAU-5002 / LAU-32, missili aria-aria AIM-9L Sidewinder e missili aria-superficie AGM-65 Maverick e Brimstone.

L’M-346, che può essere inoltre armato con un cannone da 30 mm DEFA, è spinto da 2 motori Honeywell F124-GA-200 da 28 kN ognuno che gli permettono di raggiungere una velocità massima è di 1.059 km/h (572 kts).

Riguardo alle prestazioni va, inoltre, ricordato che la velocità variometrica del jet italiano è 6.705 m/min (22,000 ft/min), mentre quella di stallo è 176 km/h (95 kts); la quota di servizio è 13.716 m (45.000 ft); il range operativo, di 1.981 km (1.070 nmi), può raggiungere i 2.722 km (1,470 nmi) con 3 serbatoi supplementari esterni da 630 litri. L’M-346 è adottato dalle Forze aeree di Italia, Israele e Repubblica di Singapore.

E’ stato ordinato dalla Polonia (8 esemplari) ed è stato selezionato dagli Emirati Arabi Uniti per la gara riguardante la fornitura di 40 aerei in versione addestrativa ed operativa; negli Stati Uniti, Alenia Aermacchi e General Dynamics concorrono con la versione T-100 per il programma T-X che punta a sostituire la flotta Northrop T-38. (IT log defence)

Foto: Alenia Aermacchi

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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