Capacità operativa iniziale per il primo squadron di F-35B dei Marines

Nonostante gli esiti deludenti dei test del cacciabombardieri F-35B (la versione a decollo corto/atterraggio verticale del jet di Lockheed Martin) effettuati in luglio sulla portaelicotteri da assalto anfibio Wasp e denunciati da un rapporto redatto direttore del dipartimento per i test operativi del Pentagono, Michael Gilmore il Corpo dei Marines statunitensi ha annunciato che il primo squadrone di 10 F-35B ha raggiunto la Capacità Operativa Iniziale.

Un comunicato dello US Marine Corps e dell’azienda costruttrice del velivolo hanno reso noto che i cacciabombardieri del Marine Fighter Attack 121 di Yuma sono stati dichiarati pronti per l’impiego al termine di cinque giorni di ispezioni per valutare la prontezza operativa (ORI) del cacciabombardiere.

“Sono lieto di annunciare che lo squadrone VMFA-121 ha raggiunto la Capacità Operativa Iniziale per gli F-35B, in linea con i requisiti tracciati nella relazione congiunta del giugno 2014 al Comitato Congressuale per la Difesa”, ha dichiarato il comandante del Corpo dei Marines, generale Joseph Dunford, che dal prossimo ottobre sarà al vertice delle forze armate statunitensi assumendo l’incarico di Capo degli Stati maggiori riuniti.

“Lo squadrone VMFA-121 dispone di 10 aerei F-35B in configurazione Block 2B dotati delle capacità di inviluppo e dell’autorizzazione per le armi richieste oltre che della capacità di formazione e manutenzione e delle infrastrutture richieste per lo schieramento su piste di fortuna o sulle navi.

Questi aerei sono in grado di condurre missioni di supporto aereo ravvicinato in fase offensiva e difensiva, interdizione aerea, oltre che di fungere da scorta di supporto d’assalto e ricognizione armata, come parte di una task force terra-aria dei Marines o in supporto delle forze militari congiunte”.

Dunford ha dichiarato la sua piena fiducia nella capacità dell’F-35B di supportare i Marines durante i combattimenti, come dimostrato in anni di lavoro in cui test di sviluppo e voli operativi sono stati portati avanti contemporaneamente.

“Prima di dichiarare la Capacità Operativa Iniziale, abbiamo condotto operazioni in mare per sette settimane a bordo di una portaerei della classe LHA, abbiamo preso parte a esercitazioni multiple e eseguito una recente valutazione operativa comprensiva di sortite multiple con armamenti”, ha detto Dunford (nella foto a sinistra).

La capacità dell’F-35 di operare da piste di fortuna o da portaerei in mare, conferirà alla Nazione le abilità di un caccia di quinta generazione in grado di cambiare radicalmente il nostro modo di combattere e di vincere.”

Per quanto riguarda il futuro dell’aviazione tattica del Corpo dei Marines, l’F-35 sostituirà l’AV-8B Harrier, l’F/A-18 Hornet e l’EA-6B Prowler. “Il successo del VMFA-121 testimonia del duro lavoro e degli sforzi di tutti i Marines membri dello squadrone, di quelli che hanno contribuito al programma nel corso degli anni, così come del supporto ricevuto dalla Navy, dal Joint Program Office, dai nostri partner industriali e dal Sottosegretario alla Difesa. Il raggiungimento della IOC è stato un vero e proprio lavoro di squadra”, ha concluso Dunford.

Il raggiungimento della piena capacità operativa (Full Operational Capability) del reparto è prevista tra due anni quando il VMFA 121 verrà dispiegato in Giappone.

Il corpo dei Marine ha addestrato e qualificato più di 50 piloti e abilitato 500 uomini per la manutenzione degli F-35B. Dopo la transizione all’F-35 dello squadrone VMFA-121’s seguirà quella del Marine Attack Squadron 211 (VMA-211), che attualmente opera con l’AV-8B e il cui passaggio all’F-35B è previsto per l’anno fiscale 2016.

Nel 2018 sarà il Marine Fighter Attack Squadron 122 (VMFA-122), uno squadrone che opera con l’F-18 Hornet, a fare la transizione.

Video e foto Lockheed Martin e AP

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