News da Mosca

Realizzati i primi modelli di pre-produzione del MiG-35
Sergei Korotkov, CEO di Russian Aircraft Corporation MiG (RAC MiG), ha dichiarato che il primo lotto di pre-produzione del nuovo caccia multiruolo MiG-35 (Fulcrum-F per la NATO) inizierà quest’anno.

Korotkov successivamente, benché non abbia specificato il numero dei MiG-35 inclusi nel lotto di pre-produzione, ha affermato che questo lavoro è stato finanziato nell’ambito di un contratto di ricerca e sviluppo commissionato dal Ministero della Difesa russo.

“Abbiamo compiuto la prima fase di questo importante lavoro – ha riferito Korotkov nel comunicato ufficiale emesso dalla società RAC MiG – il Ministero della Difesa russo ha esaminato ed accettato il progetto. Adesso stiamo portando avanti il lavoro in conformità con il programma specificato sul contratto. Il velivolo – ha aggiunto – attualmente in fase di montaggio, sarà ultimato e consegnato al cliente per le prove di volo”.

Secondo Korotkov, il MiG-35 sarà in grado di utilizzare l’intera gamma di armi aviolanciabili in servizio con le Forze Armate della Russia. Il velivolo può tracciare dieci obiettivi contemporaneamente e ingaggiarne fino a quattro simultaneamente. Il MiG-35 avrà una velocità di Mach 2,23 e avrà un raggio d’azione superiore di 1,5 volte rispetto al classico MiG-29.

Mil Mi-171Sh per l’Angola
L’Angola ha ricevuto da parte di Russian Helicopters quattro elicotteri multiruolo Mil Mi-171Sh.

La società russa ha rivelato per la prima volta che la consegna di questo lotto di elicotteri è stata realizzata in aggiunta ad una consegna di quattro identici esemplari avvenuta lo scorso anno.

Sono dunque otto gli elicotteri destinati all’Angola anche se non è dato sapere finora qual è il numero esatto degli esemplari ordinati. È molto probabile tuttavia che il tutto si rifaccia al contratto del valore di 1 miliardo di dollari firmato da Rosoboronexport col paese africano nel 2013 per un numero imprecisato di armi leggere, munizioni, artiglieria varia, pezzi di ricambio ed elicotteri multiruolo.

Il costruttore ha dichiarato per l’occasione che i Mi-171Sh forniti all’Angola hanno una moderna avionica che ottimizza il profilo di volo e migliora i livelli di sicurezza mediante l’uso di un sistema di navigazione satellitare e di un sistema radar meteorologico con un display multifunzione. Ulteriori serbatoi integrali aumentano l’autonomia di volo di 1.065 chilometri.
Inoltre, gli elicotteri in questione includono un verricello capace di sollevare fino a 300 chilogrammi, sedili pieghevoli, barelle per 12 persone e un’imbracatura per trasportare fino a quattro tonnellate di merci di grandi dimensioni, senza tralasciare il sistema di visione notturna NVG.

Gli elicotteri sono stati realizzati e testati dalla Ulan Ude Aircraft Plant; sono stati trasportati in Angola a bordo di aerei Antonov An-124 Ruslan, ri-assemblati, provati e infine formalmente accettati dal ministero della Difesa angolana.

Il Mi-171Sh (noto come Mi-8AMTSh sul mercato interno russo) è un derivato da esportazione del Mi-171; è alimentato da due motori turboalbero Klimov TV3-117VM ed è utilizzato in primis per il trasporto aereo armato delle forze d’assalto (fino ad un massimo di 36 soldati completamente equipaggiati); può essere anche configurato per eseguire fuoco di supporto alle truppe, trasporto merci (fino a 4000 Kg di carico utile), scorta delle colonne militari, operazioni MedEvac e operazioni di soccorso in tutte le condizioni climatiche.

Iniziano le consegne dei Mi-35 al Camerun
Le Forze Armate del Camerun hanno ricevuto il primo di due nuovi elicotteri d’attacco Mil Mi-35; l’interesse mostrato dal paese verso questo tipo di velivolo era stato anticipato da Analisi Difesa nel maggio del 2015 poiché tra i continui attacchi condotti dalla fazione di Boko Haram, uno di questi avvenuto presso la base aerea di Maiduguri aveva causato la perdita di due Mi-24 e tre MiG-21.

Il contratto di fornitura del primo esemplare era previsto per il mese di ottobre dello scorso anno ma la dotazione di nuovi sistemi avionici richiesti dal paese africano hanno fatto slittare di sei mesi le operazioni di consegna.

Il secondo esemplare, secondo fonti del settore industriale militare russo, sarà consegnato entro la fine dell’anno in corso.
Questi esemplari saranno destinati presso la base aerea di Maroua sotto la diretta autorità del comando del BIR Operation Alpha e saranno utilizzati assieme a due Mi-17 acquistati dalla Russia nel 2013 e ai Bell-412 e ai Gazelle nella lotta al gruppo terroristico Boko Haram nel nord del paese.

Record di volo no stop per un MiG-31BM
Yaroslav Rashchupkin, portavoce del Distretto Centrale Militare, ha reso noto all’agenzia di stampa Interfax che nell’ambito di un’esercitazione militare un caccia intercettore MiG-31BM ha battuto il record di volo non stop più lungo per la classe di velivoli della sua categoria.

Il “Foxhound” (nome in codice NATO del MiG-31) ha volato ininterrottamente per 7 ore e 4 minuti effettuando un trasferimento dall’Oblast di Krasnoyarsk in Siberia orientale fino all’Oblast di Astrachan (che si affaccia sul Mar Caspio) coprendo una distanza in volo di circa 8.000 chilometri.

Durante il volo sono state effettuate tre operazioni di rifornimento in volo con degli Ilyushin Il-78.
“Attualmente – ha aggiunto Rashchupkin – gli equipaggi della 14^ Forza Aerospaziale Air Defense Force del Distretto Militare Centrale sono gli unici ad effettuare i voli a lungo raggio a bordo dei MiG-31 con tre operazioni di rifornimento aereo”.

Secondo uno dei due piloti artefici di questa impresa si tratta del volo più lungo nella storia della carriera operativa del MiG-31, che per inciso ha toccato quota 35 anni essendo entrato in servizio nel 1981 nell’allora Aeronautica militare sovietica.

Il MiG-31BM è l’ultima versione aggiornata del caccia intercettore supersonico russo; è dotato specificatamente di un sistema di controllo degli armamenti più sofisticato e di un upgrading generale dell’avionica: data link digitale, cockpit con display a colori multi-funzionale e un nuovo radar Zaslon-AM multi-mode con range di 320 km e capacità di monitorare fino a 24 bersagli aerei ingaggiandone fino a 10 contemporaneamente.

Parte integrante della rete di difesa aerospaziale russa, il MiG-31BM può trasportare un carico bellico massimo di 9.000 kg, tra cui missili aria-superficie Kh-29 (AS-14 “Kedge”) e missili cruise aria-superficie Kh-59 o Kh-59M (AS-13 “Kingbolt”); bombe di precisione fire-and-forget a guida TV o laser KAB-1500 o KAB-500; missili antinave a medio raggio UR Kh-31A (AS-17 “Krypton”); missili antiradar Kh-31S, Kh-25MR o MPU; un cannone GSh-6-23 da 23mm e missili aria-aria Vympel R-73 (AA-11 “Archer”), R-77 (AA-12 “Adder”), K-37M (AA-X-13 “Arrow”) e  R-33S (AA-9 “Amos”).

In arrivo due Mi-17V-5 per la Serbia
Sono apparse sulla pagina Facebook del Ministero della Difesa serbo le foto di due elicotteri Mi-17V-5 in via di completamento presso gli stabilimenti Kazan Helicopters Plant.

Entrambi gli elicotteri saranno a breve destinati alla Serbia poiché nell’agosto dello scorso anno Belgrado e Rosoboronexport firmarono un contratto del valore di 12,65 milioni di dollari per la fornitura di due elicotteri Mi-17V-5 (inclusa formazione del personale) che intendeva sopperire la grave carenza di velivoli ad ala rotante della nazione serba ampiamente trattata da Analisi Difesa.

Secondo fonti militari interne, entro la fine dell’anno verrà siglato un nuovo contratto per un’ulteriore coppia di elicotteri, al fine di ampliare e rinnovare l’esigua disponibilità di mezzi.

Ricordiamo che il Mi-17-V5 è una versione modificata ed aggiornata del Mi-17; è dotato di nuove turbine VK-2500 che riescono ad operare efficacemente in condizioni di volo “hot and high”, in ambienti desertici o marittimi.

Per questa speciale versione è stato sviluppato un nuovo autopilota, un radar meteorologico allo stato dell’arte, un nuovo sistema di NVG (occhiali per visione notturna) e un sistema di navigazione che mostra tutte le informazioni di pilotaggio e navigazione su quattro schermi multifunzionali a colori, riducendo in modo significativo il carico di lavoro dell’equipaggio. Il peso massimo al decollo della macchina è di 13 tonnellate ed il velivolo è in grado di trasportare 36 soldati o 4 tonnellate di carico in cabina.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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