Rapporto World Economic Forum: sempre più alta la percezione del rischio cyber

AdnKronos – Il rischio legato alla cybersecurity sale al secondo posto tra i rischi più sentiti a livello globale, mentre in Italia e in Europa – dove lo scorso anno era fuori dalla top 5 – in un solo anno balza in vetta alla classifica. E’ quanto emerge dal Regional Risks for Doing Business Report 2019, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con Zurich e Marsh, che ha coinvolto oltre 13.000 business leader in 130 Paesi nel mondo con lo scopo di classificare i principali timori legati allo svolgimento della loro attività nei prossimi 10 anni.

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Seppur con macro differenze regionali, il report registra una sempre maggiore preoccupazione legata al rischio cyber con il rischio di frodi o furto di dati entra nella top 5 in Italia, mentre a livello europeo e mondiale si classifica rispettivamente al 6° e 7° posto.

Il consolidarsi di questo timore fra manager e imprenditori – si sottolinea in una nota – “evidenzia la sempre crescente sofisticazione e proliferazione degli attacchi informatici e delle minacce ad essi collegate, che trovano conferma e riscontro nei recenti attacchi alle infrastrutture pubbliche e alla vulnerabilità dei dati personali a disposizione delle aziende”.

Altri rischi che preoccupano le aziende Italiane in modo più marcato rispetto al resto del mondo sono gli eventi legati a fenomeni naturali e catastrofali, la cui frequenza è progressivamente aumentata negli anni, con impatti sempre più rilevanti sul territorio e sugli asset di famiglie e imprese. Un’enfasi particolare viene data nel nostro Paese agli eventi catastrofici attribuibili a una cattiva gestione o a comportamenti umani scorretti (3° posto in Italia, in coda alla classifica a livello europeo e mondiale).

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“La Survey Regional Risks for doing Business 2019 mostra dati che ritroviamo perfettamente nel comportamento delle imprese nostre clienti” dichiara Elena Rasa, Chief Underwriting Officer di Zurich Italia.

“Rispetto a qualche anno fa, stiamo assistendo a una crescente richiesta di protezione e tutela assicurativa sul fronte cyber, a dimostrazione di quanto il tema della sicurezza informatica sia divenuto ormai cruciale per la pianificazione e la gestione del proprio business. Attacchi informatici, furti di dati personali, falle e intrusioni tecnologiche possono generare, infatti, crisi reputazionali difficili da sanare”.

“I risultati della survey mostrano chiaramente un cambio di percezione in merito al rischio cyber da parte dei business leader italiani ed europei che lo pongono ora al vertice della classifica dei rischi. Tale percezione, tuttavia, risulta attenuata se si analizza la sezione rischi degli annual report delle aziende quotate in Europa, dove i rischi finanziari continuano a dominare, confermandosi una preoccupazione costante.” – commenta Andrea Bono, A.d. di Marsh Italy.

“Resta il fatto che la crescita dell’attenzione verso il tema cyber è un segnale importante e spetta a noi continuare a supportare le aziende per favorire una crescente cultura di mitigazione di questo rischio e una maggiore consapevolezza dell’importanza del tutelarsi contro eventuali attacchi”.

 

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