NEWS DA MOSCA

Test in galleria del vento per l’Il-112V

Lo scorso giugno l’Istituto Centrale di Aeroidrodinamica (TsAGI) che prende il nome di N.E. Zhukovsky ha completato i test sulle caratteristiche di flutter del modello in scala dinamico del nuovo velivolo da trasporto leggero Ilyushin Il-112V sviluppato per l’Aeronautica Militare russa.

I test, condotti nella grande galleria del vento subsonica, hanno riguardato un modello in scala 1:5 avente un’apertura alare di 5,3 metri e un peso di 300 Kg sottoposto alla simulazione di volo con velocità fino a 650 Km/h.

Ricordiamo che la storia di questo turboelica derivato dall’Il-114 inizia nel 2003 quando viene selezionato dall’allora VVS come aereo da trasporto leggero superando in valutazione i progetti concorrenti sviluppati da MiG (MiG-110), Sukhoi (Su-80) e Tupolev e aggiudicandosi così un contratto per 62 esemplari. Il primo Il-112V doveva essere consegnato alle Forze Armate russe nel 2006, tuttavia l’attuazione del programma è stata ritardata più volte fino a quando nel 2010 il Ministero ha proceduto al taglio dei finanziamenti.

Nel 2011, in prospettiva dell’interesse verso il pari classe An-140 il programma è stato annullato sotto la direttiva dell’ex Ministro della Difesa Anatoly Serdyukov. Successivamente infine, il contratto siglato relativo all’ordine della Difesa di Stato per il 2014-2016 riportò nuovamente in auge il progetto specialmente in virtù delle tensioni con la vicina Ucraina e le relative complicazioni da dipendenza tecnologica da Kiev.

L’aviazione militare russa attualmente ha in programma di acquisire non meno di sessanta Il-112V al fine di radiare definitivamente la vecchia flotta di An-24 “Coke” e An-26 “Curl”. Il 2 novembre 2015 il Presidente della United Aircraft Corporation (UAC) Jurij Slyusar ha annunciato che l’Il-112V farà il suo primo volo nell’estate del 2017.

 

Trenta nuovi velivoli nel 2016 per la VKS

SU 30 Sukhoi

In un comunicato ufficiale apparso lo scorso mese il Ministero della Difesa russo ha comunicato di aver ricevuto dall’inizio del 2016 oltre 30 nuovi velivoli tra aerei ed elicotteri destinati alla Forza Aerospaziale.
Oltre 300 unità di armi, attrezzature militari e sistemi di difesa aerea (tra cui sistemi S-300 e S-400) hanno trovato impiego presso le unità operative previste.

Relativamente al settore aerospaziale il comunicato ha espressamente citato le consegne di velivoli Sukhoi Su-35S, Su-30SM e Su-34 ed elicotteri Mil Mi-8AMTSh, Mi-28N e Kamov Ka-52.
Sono state consegnate inoltre finora circa 30.000 unità di armamento vario per l’aviazione (che include missili aria-aria e aria-terra, bombe a caduta libera e bombe guidate) e – secondo quando dichiarato nella conclusione dell’intervento – “nel quadro dell’ordine della Difesa di Stato si prevede di arrivare ad una cifra vicina alle 40.000 unità”.

 

Accordo per l’aggiornamento dei Mi-35 peruviani

Russian Helicopters e il Governo peruviano hanno siglato un accordo relativo alla fornitura di apparati avionici da installare sulla flotta di elicotteri d’attacco e trasporto Mil Mi-35 in servizio con la Fuerza Aérea del Perú.
Il servizio stampa della holding russa ha specificato a tal proposito che si tratta del primo contratto di questa tipologia firmato col Governo andino e che i primi contratti a tempo determinato sui servizi post-vendita sono stati firmati tra l’azienda stessa e il Ministero della Difesa peruviano dopo aver vinto una gara d’appalto all’inizio dello scorso luglio.

“In conformità con i termini del contratto – ha dichiarato Russian Helicopters – la nostra società dovrà completare la consegna degli apparati avionici dei Mi-35 peruviani entro della fine del 2016”.

Il vice direttore generale del servizio post-vendita Igor Chechikov ha invece commentato per l’occasione l’importanza di questa tipologia di contratti.
Come abbiamo avuto modo di trattare in passato questo tipo di assistenza post vendita è diventato per le società russe un fondamentale e importante obiettivo al fine di migliorare la fidelizzazione coi clienti stranieri e apportare contemporaneamente sostanziali miglioramenti alle flotte di velivoli russi nel mondo con l’uso di componenti originali e non provenienti da mercati illeciti che ne prolunghino la vita operativa e l’efficacia in combattimento.

Per la cronaca attualmente il Perù gestisce le versioni di esportazione degli elicotteri russi Mi-17 e Mi-24 (rispettivamente Mi-171Sh e Mi-35) ed entrambe le tipologie sono intensamente sfruttate in operazioni speciali di lotta contro il traffico di droga e nella neutralizzazione di gruppi armati illegali (Sendero Luminoso) nelle zone più remote del paese.

 

Proseguono i lavori sul nuovo Il-76MDM

Proseguono secondo il Ministero della Difesa russo gli sforzi molteplici dell’industria militare nazionale al fine di aggiornare nei tempi previsti parte della propria flotta di aerei da trasporto Ilyushin Il-76MD al nuovo standard “MDM”.
Il quotidiano Izvestia ha comunicato a tal proposito che il primo Il-76MDM potrebbe entrare in servizio già entro la fine di quest’anno.

Ricordiamo che il processo di studio della modernizzazione di questa ennesima versione del “Candid” (nome in codice NATO del plurivenduto Il-76) è iniziato nel 2014, successivamente le prove in volo sono avvenute alla fine del 2015 tuttavia a causa di problemi tecnici di adattamento dell’avionica e delle nuove apparecchiature l’iter previsto ha cominciato a slittare, rinviando il primo volo dell’esemplare completo solo allo scorso febbraio.
Secondo quanto stabilito dagli accordi saranno una trentina gli Il-76MDM ad essere consegnati ai reparti di volo entro il 2020.

L’Il-76MDM è da considerarsi insomma una via di mezzo o un’evoluzione tra il vecchio l’Il-76MD e il nuovissimo Il-76MD-90A da cui eredita tra l’altro parte della componentistica digitale di navigazione e comunicazione oltre che un moderno cockpit digitale con display LCD multifunzione; questa versione sarà inoltre equipaggiata con il sistema di contromisure President-S per la difesa contro i missili terra-aria mentre manterrà i suoi motori D-30KP originali che saranno comunque revisionati per estendere la loro vita di servizio e permettere ai nuovi velivoli una vita operativa utile di circa 10-15 anni; ovvero il tempo in cui i nuovissimi Il-76MD-90A saranno già entrati in servizio e permetteranno di chiudere la carriera operativa dei primi Il-76MD.

Secondo l’Izvestia infine, lo scorso maggio è iniziata una medesima operazione di modernizzazione sulle aerocisterne Il-78 la cui versione aggiornata prenderà il nome di Il-78-2. Come per il suddetto Il-76MDM, l’Il-78-2 riceverà la stessa tipologia di lavori.
Anche in questo caso dunque come per gli aerei da trasporto, tale versione si porrà come un passaggio graduale tra la vecchia aerocisterna Il-78 e la futura aerocisterna Il-478 (nota anche come Il-78M-90A, derivata a sua volta dall’aereo di trasporto Il-476 o Il-76MD-90A).

 

Nuova torretta optronica OES-52 per i Kamov Ka-52

È stata avvistato lo scorso 10 agosto nei pressi di Shchyolkovo (città situata 35 km a nordest della capitale) un elicottero d’attacco Kamov Ka-52 con una nuova torretta giro stabilizzata OES-52 con sensori elettrottici e infrarossi per la scoperta e il puntamento dei bersagli posta sotto il muso.

La torretta OES-52 (denominata anche ECO-52) è una torretta optronica sviluppata dalla JSC Research and Production Corporation System Precision Instrument.
In sostituzione della classica torretta VA-451, la nuova OES-52 offre secondo gli analisti militari prestazioni migliori nonché il supporto completo ogni tempo per tutti i tipi di missione quali osservazione, ricognizione, identificazione e utilizzo dei suoi sistemi d’arma.
L’anno scorso gli analisti del Janes rivelarono che la società stava realizzando una fornitura di 50 nuove torrette per i 46 Ka-52 destinati all’Egitto, elicotteri che saranno consegnati al paese nordafricano non prima del 2017.

Foto: Iliyushin, Forze Aerospaziali Russe, Russian Helicopters e Sukhoi

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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