Aerei antiguerriglia AT-802 egiziani contro l’IS in Sinai

Immagini satellitari diffuse dalla società DigitalGlobe imagery hanno mostrato la presenza di aerei anti-guerriglia Air Tractor AT-802 nella base aerea egiziana di Bir Gifgafah come riportato da Jane’s Defence Weekly.

Si tratterebbe di almeno una dozzina di velivoli nella versione Border Patrol Aircraft (BPA) donati nel 2015 all’Egitto dagli Emirati Arabi Uniti per aiutare le forze del Cairo a combattere lo Stato Islamico in Sinai ma finora mai visti in azione.

Air Tractor aveva venduto agli Emirati 24 velivoli di questo tipo, 10 Block 1 AT-802U nel 2010/2011 e 14 Block 2, in grado di imbarcare carichi bellici più pesanti, nel 2012. Velivoli poi ceduti a Egitto, Giordania e Yemen e rimpiazzati nei ranghi delle forze aeree emiratine da 24 Iomax Archangel Block 2 Border Patrol Aircraft (BPA) consegnati tra il 2015 e il 2017.

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Questi velivoli sono impiegati in Cirenaica dai contractors della PMC statunitense Academy che opera per conto degli Emirati Arabi Uniti in appoggio alle truppe del generale Khalifa Haftar ma Abu Dhabi li impiega anche nello Yemen con compiti di sorveglianza, intelligence e attacco leggero.

Nel 2017 l’Egitto ha aperto le trattative con Iomax per l’aggiornamento e il supporto ai 12 AT-802 ricevuti dagli Emirati e per l’acquisto di 12 Archangel BPA.

Gli AT 802 egiziani sono sati sviluppati congiuntamente da L-3 e Air Tractor con corazze protettive per motore ed abitacolo, una capacità di carico bellico di 3,6 tonnellate e 11 punti di attacco per armi quali i missili Hellfire, bombe Mk82, razzi M260 e cannoni a tiro rapido GAU-19.

Sui campi di battaglia del Sinai intanto lo Stato Islamico sembra registrare defezioni secondo fonti citate da Difesa&Sicurezza. Elementi dell’IS nella Penisola del Sinai hanno giustiziato un miliziano di origine russa ad Arish, dopo che questo ha cercato di fuggire insieme ad altri 6 jihadisti.

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Un episodio non isolato poiché nello scorso mese e mezzo sarebbero scappati dalla stessa zona altri 40 terroristi, per lo più foreign fighters che non conoscevano il territorio e che sono stati in seguito catturati dai loro ex compagni che li hanno torturati e poi giustiziati.

I funzionari di polizia egiziani del Direttorato della Sicurezza dell’Est sono riusciti a bloccare un’operazione di contrabbando di  armi e munizioni per l’IS ad el-Arish. Il carico era arrivato ad Ismailia attraverso il canale di Suez.

In tutto c’erano 107 fucili d’assalto, 3 fucili di precisione e 256 pistole. I militari del Cairo hanno arrestato oltre 100 persone nelle regioni di Arish e Chekka sospettate di avere legami con lo Stato Islamico.

Foto Iomax

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