Minaccia cyber: l’audizione del generale Vestito, comandante del CIOC

“La rapida evoluzione della minaccia cibernetica richiede all’Italia di realizzare rapidamente un’efficace capacità di difesa cibernetica”. È quanto ha detto il capo del Comando interforze per le operazioni cibernetiche (Cioc), il generale Francesco Vestito, intervenendo in audizione davanti alla commissione Difesa della Camera sulla proposta di legge relativa all’istituzione di percorsi formativi in ambito militare per i cittadini di età compresa tra 18 e 22 anni.

“Tale tipologia di minaccia sta assumendo un crescente rilievo in forma direttamente proporzionale alla dipendenza informatica della nazione o da parte di Paesi tecnologicamente più avanzati e costituisce oggi – ha aggiunto il generale – uno dei più efficaci metodi di lotta asimmetrica tra due o più soggetti, le cui forze militari differiscono in modo significativo. Ciò comporta che anche un singolo individuo possa costituire una minaccia per uno Stato”.

Alcune nazioni, ha evidenziato Vestito, “hanno giù intrapreso il percorso di creare delle Forze armate tipicamente cibernetiche, magari con un diverso colore di uniforme con grossi numeri. Noi siamo in pieno sviluppo, abbiamo iniziato da poco, cominciare già da ora a ragionare in termini di Forza armata lo trovo fattibile, da portare ai tavoli di alti livelli della discussione. Ci vuole tempo perché i problemi da affrontare in questo settore sono quelli dell’arruolamento, cerchiamo di individuare chi ha capacità”.

“La proposta di legge”, ha spiegato Vestito “andrebbe adeguata secondo una nuova struttura di governance della cyber security in ambito Difesa. Nello specifico: al fine di assicurare un adeguato grado di conoscenza della minaccia cibernetica deve altresì essere valutata la possibilità di organizzare presso il Cioc simulazioni di possibili attacchi cibernetici”.

Si ritiene opportuno”, ha rimarcato il capo del Cioc, “evidenziare la costituzione di specifici ambienti virtuali finalizzati allo sviluppo di capacità cyber, il ‘cyber range’, in via di allestimento presso la scuola telecomunicazioni delle Forze armate a Chiavari – ha sottolineato – che opererà a favore degli ambienti Interforze, Interagenzia e Interalleato e in piena sinergia con il mondo accademico e industriale”. In particolare, ha detto, “la scuola di Chiavari a breve sperimenterà l’uso di questo poligono elettronico dove chiunque può esercitarsi a subire un attacco sulle reti, sui sistemi industriali e sistemi operativi e può addestrarsi a reagire. Lo si può fare individualmente o in team”.

“Il Cioc”, ha detto ancora, “è stato costituito nel settembre 2017 e raggiungerà la piena capacità operativa non prima della fine del 2019. È stata spacchettata in un triennio e alla fine di quest’anno completeremo con il raggiungimento del pacchetto finale di risorse umane a disposizione con la tecnologia che anche l’industria nazionale è riuscita a fornirci. La fine di quest’anno – ha concluso Vestito – consentirà di operare nello spazio cibernetico contrastando adeguatamente gli attacchi condotti sia sul network reti della difesa in campo nazionale sia su quello esteso nei teatri operativi all’estero”.

Fonte Cyber Affairs

Foto Esercito Italiano

 

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